venerdì 13 novembre 2015

Vendita azioni Hera. Una riflessione a più ampio spettro

Qualche giorno fa è uscito un interessante articolo sul Resto del Carlino, il quale può essere letto in diversi modi. Vediamo in che senso.


Possiamo leggere come secondo il Sole 24 Ore (citato anche qui http://www.estense.com/?p=493864) Ferrara sia la città con la Tari (evoluzione della Tares) più alta della Regione. Questo fatto può lasciare indifferenti i cittadini e le imprese? A nostro avviso no, perché il collegamento con Codigoro può risultare non immediato, ma è comunque presente. Chiariamo meglio il tutto.

Il gestore dei rifiuti di Ferrara è la multiutility Hera S.p.A., della quale si è occupata anche la trasmissione Report lo scorso anno: http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-99deeb3f-3b2b-425b-a775-66e4c3a4e5de.html E questo a noi cosa interessa, si potrebbe obiettare? Interessa invece, poiché è vero che i rifiuti nel nostro Comune sono gestiti da Area S.p.A., ma il Comune di Codigoro (come moltissimi altri Comuni limitrofi e non) detiene una parte, anche se piccola, di azioni della società Hera. La rappresentazione grafica che potete trovare sul sito del Comune è un po' datata, visto che risale a settembre 2013 (Fonte: http://www.comune.codigoro.fe.it/codigoro/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=2327&REV=0&MVPD=0&MVTD=1&MVSZ=229) però rende l'idea del discorso in generale: 


Potete vedere come il Comune di Codigoro in data 30 settembre 2013 detenesse lo 0,0716% di azioni di Hera S.p.A.. Sono briciole qualcuno direbbe e con una buona dose di ragione, però sono briciole dei cittadini di Codigoro e soprattutto sono soldi.

Se ricordate già in passato abbiamo riflettuto su questi temi:

Vendita di beni pubblici - Azioni HERA e società partecipate

La potenza del nostro Blog - Vendita azioni Hera

Interrogazione sulla possibile cessione della parte Wi-Fi di Delta Web

Sia che si tratti di acqua pubblica (quindi Cadf S.p.A.) sia che si tratti di Wi-Fi (Delta Web S.p.A.) sia che si tratti di rifiuti (Area S.p.A.) siamo sempre di fronte a società per azioni con il 100% di capitale pubblico, ovvero tutte le azioni sono in mano ai Comuni e quindi (in teoria) ai cittadini. Lo stesso dicasi per le società miste pubblico privato come Hera, Delta 2000, Sipro, ecc..., poiché all'interno di esse sono comunque presenti azioni (quindi soldi) dei cittadini codigoresi.

Il Comune di Codigoro ha avviato un procedimento di vendita delle azioni Hera con la delibera di Giunta n°117 di quest'anno che riportiamo in parte qui:


Andiamo alla parte che parla del quantitativo di azioni:
Su questo punto permetteteci una considerazione linguistica. Non credete che sia ben diverso dire: "Codigoro ha solo lo 0,07%... di azioni Hera" rispetto a "Codigoro possiede oltre 600.000 azioni Hera"? In economia (come nella vita del resto) infatti le cose si posso spesso leggere da almeno due punti di vista. Entrambi le affermazioni sono di fatto vere, ma il senso è molto differente.
L'interrogativo successivo potrebbe poi essere il seguente: a che pro vendere delle azioni?
Continuiamo la lettura della delibera di Giunta per capirlo:
Lo scopo della vendita è quindi quello di finanziare la manutenzione del cimitero di Codigoro per un totale di 100.000€. Se la matematica non è un'opinione, stando al fatto che le azioni vendute sono circa 49.000, avremo che ogni azione vale circa 2€, infatti si legge che:
Torniamo quindi alla nostra cara aritmetica basilare e alla riflessione linguistica. Capire cosa significa avere lo 0,07...% di azioni non è quindi cosa da poco, visto che la vendita di 49.000 azioni tradotta in percentuale è lo 0,0056....% del totale di Hera, quindi le briciole delle briciole a prima vista, ma quelle briciole finanziano un intervento pubblico del valore di 100.000€.
Ora, per concludere la pezza contabile, si può fare anche il ragionamento inverso, premettendo però che il valore dell'azioni può subire delle oscillazioni sul mercato, possiamo comunque impostare la semplice proporzione, dando ad ogni azione il valore di 2€. Se ogni azione vale 2€, allora 613.000 azioni varranno circa 1.226.000€.
Fine del pistolotto da quinta elementare.

Ritorniamo al discorso iniziale. Vendere delle azioni, oltre a finanziare delle opere o degli interventi pubblici (se leggete questo articolo in merito alla cittadella dello sport ad esempio si parla di 900.000€ da prendere proprio dalla vendita di azioni, anche se non è specificato quali esattamente, http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/08/07/news/avanza-progetto-sui-terreni-dei-salesiani-1.11903036?ref=search) produce un perdita di controllo all'interno della società stessa, come è facile capire. Pertanto, la domanda, a nostro avviso, da porsi è la seguente: dato che Hera gestisce il gas nel nostro Comune ed altri servizi come i rifiuti e l'acqua in altri (vedi Ferrara) non sarebbe il caso di aumentare il controllo pubblico su queste multiutility? Oppure c'è una direttiva nel vendere in blocco le azioni visto che anche Copparo sta facendo lo stesso? E in ultima istanza, non sarebbe democraticamente corretto chiedere ai cittadini, in quanto veri proprietari di queste azioni, come vorrebbero spendere i soldi derivanti dalla vendita delle stesse?

Anche per un argomento apparentemente complesso come quello presentato qui, abbiamo cercato di riportare le informazioni presenti nei documenti ufficiali del nostro Comune, che spesso sono sconosciute alla cittadinanza per la difficile impostazione che hanno. Auspichiamo di fornire sempre un ragionamento che sia ampio e che si colleghi direttamente con i fatti e le vicende attuali in modo da renderlo concreto e facilmente comprensibile a tutti.

Ogni critica o suggerimento sono sempre ben accetti!

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