Per il MoVimento di Codigoro tutto inizia ai primi di febbraio con la risposta alla dichiarazione della Presidente Provinciale di Ferrara dove abbiamo ribadito l'impossibilità di trattare l'acqua come una merce economica di scambio.
Da quel momento ci siamo documentati

Passavano i giorni e il quadro referendario cominciava a definirsi sempre più, fino alla votazione del non accorpamento con le elezioni amministrative del 15-16 maggio, proprio grazie ai deputati del centro sinistra: 10 del Pd, 2 dell'Idv e 1 dei Radicali, così per un voto, il referendum è stato posticipato, per la "modica" cifra di 320.000.000 €! (Fonte: http://www.beppegrillo.it/2011/05/le_vergini_dei/index.html).
Abbiamo cercato di lanciare segnali forti fin da subito, infatti al punto 2.1 del nostro Programma scriviamo: "Acqua pubblica senza se e senza ma. Acqua bene comune. Cominciando dal referendum del 12 e 13 giugno a votare sì all'acqua come bene pubblico."
Arriva poi l'apertura dei seggi e la corsa verso il quorum, che nella giornata di domenica, prima del dato sull'affluenza delle 22, sembrava irraggiungibile. Poi abbiamo visto famiglie intere, sorridenti ed armate di tessera elettorale, recarsi alle urne. "Lo faccio per i miei figli! (...) Se privatizzano l'acqua, presto ci faranno pagare anche l'aria. (...) Ho già votato una volta contro il nucleare e finché avrò modo di votare contro, lo farò, anche se dovesse esserci un referendum all'anno!" Queste alcune delle voci di una due giorni di partecipazione democratica, dove a vincere non sono stati i partiti, che o davano indicazioni di non votare o erano incoerenti e contradditori per via delle S.p.A. e degli interessi economici. Hanno vinto innanzitutto i cittadini, perché anche grazie ai 6262 codigoresi (il 58,87%) il quorum è stato raggiunto. Hanno vinto i comitati che hanno fatto un lavoro incredibile: dalla raccolta firme, fino alle iniziative per promuovere i 4 Sì, senza di loro, domenica e lunedì, non avremmo neanche potuto prendere in mano le 4 schede. Come sempre poi alla fine, "Libertà è partecipazione" (Gaber) e questa libertà la rivediamo nella foto sottostante:
Forse in quel sorriso tranquillo, mentre la scheda viene inserita nell'urna, si può sintentizzare l'essenza di questo referendum, del risultato incredibile che è scaturito in tutta Italia e della grande voglia di cambiamento e partecipazione che la gente ha manifestato. La nostra speranza è che questo vento possa soffiare ancora più forte, per portare via tutto il marcio e far splendere la bellezza della politica fatta dai cittadini. Complimenti ancora a tutti e non fermiamoci più!
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