giovedì 4 luglio 2013

Sul MoVimento 5 Stelle...

"Ci vuole un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi prodotti dal vecchio modo di pensare."

Questo ci ricordava Albert Einstein da un lato, mentre dall'altro diceva:


Tuttavia quel "nuovo modo di pensare" non è un qualcosa di già confezionato da altri, ma è una meta ideale, il cui cammino deve essere costruito passo dopo passo da ognuno di noi. 

Dove arriverà il MoVimento 5 Stelle nessuno può saperlo, ma con le elezioni politiche qualcosa è successo. Non si è trattato però di un punto di arrivo, come pensano in molti, ma del primo passo verso quel "nuovo modo di pensare", a cui il M5S tende spontaneamente dalla sua nascita in poi.

Ecco una chiave di lettura di quanto è accaduto il 24-25 febbraio 2013:



Moltissimi italiani, come Truman, hanno finalmente capito di essere nati e cresciuti nel mondo apparente creato dalla partitocrazia e dalla Casta degli ultimi decenni. Questo muro di cartongesso, contro cui va a sbattere la barca di Truman, non è altro che lo #TsunamiTour di Beppe Grillo e del M5S, che ha lanciato il grido disperato di un Paese al collasso.

Quella scala che porta all'uscita può rappresentare il famoso 25,5% di italiani, che hanno deciso di dare la loro fiducia al MoVimento per poter entrare in Parlamento.

Dopo le elezioni, da sempre per il M5S, comincia il vero lavoro nelle Istituzioni e qui abbiamo assistito a due comportamenti diversi:

1) In molti hanno ascoltato la voce e i consigli del Creatore, ovvero dei partiti, della Casta e dei mass media nazionali, che con le parole "responsabilità", "interesse del Paese", "governo del cambiamento", ecc... hanno fatto rientrare molti italiani nel Partitocracy Show, dove "si passa la vita a delegare", come cantava Gaber, "e che nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà".
Queste persone forse o non volevano veramente votare il M5S oppure non ne hanno colto a pieno lo spirito innovatore ed antipartito. Speriamo che un giorno, quando il cammino sarà arrivato ad una fisionomia più definita, possano riprendere a MuoVersi, smettendo di affidarsi ciecamente all'informazione di sistema.

2) Altri invece hanno fatto come Truman. Hanno ascoltato educatamente, hanno salutato i partiti e le vecchie convinzioni e si sono buttati nel mondo reale con un grande sorriso.
Quel sorriso è, a mio parere, l'aspetto fondamentale del M5S, perché si tratta del sorriso del contingente.
Contingente è quell'ente o quell'evento che non è necessario, ovvero che è accaduto, ma sarebbe potuto non accadere. Il MoVimento 5 Stelle vive consapevolmente questa contingenza, che poi è la contingenza della vita e di ogni suo aspetto (dell'amore, del lavoro, della salute, della fortuna e via dicendo). Il M5S è fatto di donne e di uomini che si sono messi in gioco, con la propria faccia e con le proprie competenze, senza voler avere le soluzioni per tutto, ma semplicemente dicendo: io ci sono e voglio fare qualcosa per la mia comunità. Questo esserci implica anche che domani potrebbe finire tutto, perché il M5S non mira all'autoconservazione, ma al camminare e al muoVersi insieme.

E se domani il M5S finisse? Beh, se un domani il MoVimento non ci fosse più, rimarrebbero comunque i tantissimi che si sono messi in gioco e che potrebbero o continuare a darsi da fare oppure dire "almeno ci ho provato". Ma qualsiasi cosa succeda, chi si è messo in MoVimento in modo disinteressato e con entusiasmo, non smetterà mai di sorridere, perché da questa esperienza ha potuto trarre una grande crescita umana, sociale e spirituale ed è questo ciò che conta davvero nella vita.

Come sempre passiamo parola e non smettiamo mai di farci delle domande!

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