venerdì 29 luglio 2011

Milano - Il Consiglio Comunale infinito



Un piccolo post per complimentarsi con il giovane Mattia, la cui presenza costante è già una dimostrazione incredibile. Loro non si arrenderanno (ma gli conviene?) Noi nemmeno.

lunedì 25 luglio 2011

Si tengono vitalizi e auto blu, destra e sinistra unite nel difendere i privilegi

L'assestamento di bilancio era la prova d'appello per la classe dirigente emiliano-romagnola per dimostrare di sapersi calare nei panni di una popolazione in difficoltà, alla quale tanti sacrifici sono stati richiesti. Prova fallita. Il Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna ha presentato alcuni emendamenti al bilancio per: eliminare i vitalizi già da QUESTA legislatura; eliminare l'uso delle auto blu e della auto di servizio; diminuire gli assessorati da 14 a 12; ridurre ad un massimo del 50% del budget le spese di rappresentanza di Agenzie Regionali e Enti regionali.
Naturalmente, senza alcuna remora, tutti i Consiglieri, da destra a sinistra, hanno bocciato i nostri emendamenti scegliendo di salvaguardare i propri privilegi. Ancora una volta la classe dirigente ha confermato di volersi tenere ben aggrappata alla condizione di casta 'superiore'." Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

sabato 23 luglio 2011

Mozione sulla donazione del gettone presenza respinta

Nel Consiglio Comunale del 21 luglio scorso è stata discussa la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di Codigoro denominata “donazione dei gettoni di presenza percepiti dai Consiglieri Comunali”, la quale non è stata approvata con le seguenti posizioni: voto contrario del gruppo di maggioranza, astensione dei consiglieri Felletti e Menegatti, mentre il consigliere Gabbari ha ritenuto di non partecipare alla votazione.
Ciò che non è stato recepito nel dibattito è il significato simbolico della nostra proposta, visto che per respingerla è stato fatto riferimento al “discorso della montagna” del Vangelo di Matteo (6, 1-4), ai padri costituenti e all'idea che il consigliere comunale è un mestiere e come tale va pagato, sviando così la vera questione. Con questo rifiuto, dal canto nostro, non si è cercato di risolvere un problema, e quindi se ne è continuato a far parte, perché se gli amministratori locali vogliono staccarsi dal fango di cui sono ricoperti i politici che compongono la cosiddetta “Casta”, dovevano dare un segnale piccolo, ma di grande importanza.
La mozione in oggetto voleva valorizzare positivamente il grande impegno del volontariato, dimostrando così che a Codigoro, la politica la si fa per essere tutti al servizio del cittadino e nient'altro, ben consci del fatto che non era nel ridotto valore economico dei gettoni, il fine di questo gesto, ma l'offrire un segnale di una politica nuova lontana da quella del “Palazzo”.
Resta inteso che il MoVimento 5 Stelle di Codigoro agirà coerentemente con il proprio programma elettorale cercando di dimostrare che non esiste un solo modo di fare politica.

venerdì 22 luglio 2011

Per non dimenticare. Bolzaneto: intervista all'infermiere Marco Poggi



Domani ci sarà la manifestazione per ricordare il G8 di Genova tenuto 10 anni fa.
Come Movimento 5 stelle Emilia Romagna abbiamo preparato questo video.
Per chi volesse altre informazioni in merito alla caserma di Bolzaneto e i fatti in questione, riporto di seguito da wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_del_G8_di_Genova#Le_violenze_ai_fermati_presso_la_caserma_di_Bolzaneto)

Le persone fermate ed arrestate durante i giorni della manifestazione furono in gran parte condotte nella caserma di Genova Bolzaneto, che era stata approntata come centro per l'identificazione dei fermati, venendo poi trasferite in diverse carceri italiane; secondo il rapporto dell'ispettore Montanaro, frutto di un'indagine effettuata pochi giorni dopo il vertice, nei giorni della manifestazione, transitarono per la caserma 240 persone, di cui 184 in stato di arresto, 5 in stato di fermo e 14 denunciate in stato di libertà, ma secondo altre testimonianze di agenti gli arresti e le semplici identificazioni furono molte di più, ossia quasi 500 [104].
In numerosi casi i fermati accusarono il personale delle forze dell'ordine di violenze fisiche e psicologiche, e di mancato rispetto dei diritti legali degli imputati quali l'impossibilità di essere assistiti da un legale o di informare qualcuno del proprio stato di detenzione; gli arrestati raccontarono di essere stati costretti a stare ore in piedi, con le mani alzate, senza avere la possibilità di andare in bagno, cambiare posizione o ricevere cure mediche, essi riferirono inoltre di un clima di euforia tra le forze dell'ordine per la possibilità di infierire sui manifestanti, e riportarono anche invocazioni a dittatori e ad ideologie dittatoriali di matrice fascista, nazista e razzista, nonché minacce a sfondo sessuale nei confronti di alcune manifestanti.
L'allora ministro della Giustizia Roberto Castelli, che aveva visitato la caserma nelle stesse ore, dichiarò di non essersi accorto di nulla e lo stesso confermò il magistrato antimafia Alfonso Sabella, che durante il vertice ricopriva il ruolo di ispettore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ed era responsabile delle carceri provvisorie di Bolzaneto e San Giuliano, ma Sabella fu comunque tra i primi, già la settimana dopo il G8, ad ammettere la possibilità che ci fossero state violenze da parte delle forze dell'ordine contro i manifestanti arrestati, pur escludendo appunto che queste fossero state commesse da parte di quelle che erano a Bolzaneto sotto la sua responsabilità[105]).
I giudici nei giorni successivi scarcerarono tutti i manifestanti per l'insussistenza delle accuse che ne avevano provocato l'arresto.
I pubblici ministeri al processo contro le forze dell'ordine riguardo ai fatti della caserma Bolzaneto riferirono di persone costrette a stare in piedi per ore e ore, fare la posizione del cigno e della ballerina, abbaiare per poi essere insultati con minacce di tipo politico e sessuale, colpiti con schiaffi e colpi alla nuca ed anche lo strappo di piercing, anche dalle parti intime. Molte le ragazze obbligate a spogliarsi, a fare piroette con commenti brutali da parte di agenti presenti anche in infermeria. Il P.M. Miniati parla dell'infermeria come un luogo di ulteriore vessazione[106]. Secondo la requisitoria dei pubblici ministeri i medici erano consapevoli di quanto stava accadendo, erano in grado di valutare la gravità dei fatti ed hanno omesso di intervenire pur potendolo fare, hanno permesso che quel trattamento inumano e degradante continuasse in infermeria aggiungendo che soltanto un criterio prudenziale impedisce di parlare di tortura, certo, alla tortura si è andato molto vicini[107].
Il 5 marzo 2010 i giudici d'appello di Genova, ribaltando la decisione di primo grado, emisero 44 condanne per i fatti di Bolzaneto e, nonostante l'intervenuta prescrizione, i condannati dovranno risarcire le vittime[108][109].
Amnesty International ha sottolineato l'importanza della sentenza, la quale riconobbe che a Bolzaneto vi furono «gravi violazioni dei diritti umani», aggiungendo che la prescrizione sarebbe stata impedita se l'Italia avesse introdotto nel suo sistema penale il reato di tortura, come vi è obbligata dalla firma della Convenzione ONU contro la Tortura del 1988.

giovedì 21 luglio 2011

Inedito di Beppe Grillo a Codigoro - L'arrivo in bicicletta



Tra le varie cose troviamo il tempo soltanto ora di pubblicare l'arrivo di Beppe in bici, quando è passato a Codigoro per il suo tour elettorale. Unico come sempre per simpatia e ironia. Buona visione

mercoledì 20 luglio 2011

Il popolo Islandese fa la Rivoluzione. Non ditelo agli italiani, potrebbero svegliarsi.

Scritto il 20 luglio 2011 da Vito Cerullo

Il popolo Islandese da pochi mesi è davvero sovrano ed è il solo artefice del futuro della nazione.
Per anni abbiamo seguito con attenzione il fallimento dell’Islanda tramite le notizie trasmesse ininterrottamente dai media di tutto il mondo, ma la vera notizia è stata volutamente “nascosta”:
Rivoluzione.
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere il Governo e cambiare la politica del nuovo governo. rivoltando come un calzino l’intero “Sistema”, responsabile del fallimento del paese. Banche nazionalizzate, referendum dove i cittadini hanno deciso all’unanimità di non pagare un debito creato dalle politiche scellerate delle banche e dalla inefficienza della politica, è stata creata un’assemblea popolare per riscrivere l’intera Costituzione. Questa è la Rivoluzione Islandese.
Proposte, progetti, fatti, decisioni “estreme” volute dalla maggioranza dei cittadini per un vero cambiamento. I cittadini non più sudditi ma diretti responsabili del proprio futuro.
Cerco di riassumere i fatti:
Le casse dello stato al collasso, il governo cade sotto le continue proteste dei cittadini. (In Italia, Parma è forse l’unico nostro bagliore di luce). Nel 2009 nuove elezioni anticipate, nuovo governo di “Sinistra” e nuove promesse d’intervento contro il modello “neoliberista” che ha distrutto un intero stato. Ma il governo cede subito alle richieste delle potenze finanziarie europee (FMI, BCE, etc.) che spingono il “Nuovo Governo” a varare una “manovra di salvataggio”, una lacrime e sangue tutta Islandese. In poche parole si “deve” nazionalizzare (scaricare) il debito contratto dalle politiche “scellerate” delle “Caste” sulle spalle della popolazione.
Sono Miliardi di Euro che i cittadini devono “pagare”, circa 100 euro al mese per ogni Islandese sarà versato (a chi?) per più di 15 anni. Ma la Rivoluzione continua in strada e nelle piazze. Ognuno ci mette del suo, a costo di perdere tutto, la rivoluzione non deve cessare.. Ancora presidi prolungati davanti al parlamento Islandese che promette soluzioni, sempre le stesse. Come sono sovversivi e tirchi questi Islandesi, proprio non vogliono sottomettersi e pagare. Questa lunga ed insistente “protesta” porta il governo ad un cambio di rotta. I politici decidono finalmente di stare dalla parte di coloro che dovrebbero rappresentare.
Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiuta di ratificare la legge che avrebbe scaricato il peso della crisi sulle spalle dei cittadini, e su richiesta di questi ultimi, indice un referendum consultivo. Democrazia partecipata e diretta. Il popolo è sovrano. Il 93% degli Islandesi manda a fanculo l’intero sistema e inizia a partecipare direttamente a tutte le decisioni politiche. I “banchieri” congelano immediatamente il prestito concesso all’Islanda per la “ripresa”. Ma i cittadini continuano la Rivoluzione nel silenzio assordante dei media Europei.
E’ stato creato un consiglio costituente eletto e composto da semplici cittadini. Si avviano i lavori per creare un nuova Costituzione Islandese, per sottrarre il paese dallo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. La grandissima novità è stato il modo in cui è stata redatta la nuova Costituzione. “Io credo – ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente – che questa sia la prima volta in cui una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet“.
Alla nostra Woodstock a 5 Stelle ha partecipato una protagonista del “Movimento Islandese” molto simile al nostro Movimento 5 Stelle. Questa donna straordinaria ci ha informato su alcuni passaggi di questa Rivoluzione. In Islanda, ognuno vale uno. Tutto questo mi ricorda un’idea tutta Italiana. Dobbiamo crederci ed impegnarci, mai rassegnarsi.

martedì 19 luglio 2011

Il Mese a 5 Stelle - Regione Emilia-Romagna - numero estivo

(clic sull'immagine per visualizzare il mese a 5 stelle in pdf)

Ecco pronto il nuovo Mese a 5 Stelle con un bel punto esclamativo su Codigoro nell'editoriale! Vi accompagnerà tutta l'estate, perché il prossimo sarà pronto solo a settembre. Quindi scaricatelo, diffondetelo, portatelo in vacanza per farlo conoscere nelle altre regioni... In questo numero: la guida per opinionisti negligenti (utilissima con i vicini di ombrellone che criticano il Movimento solo per sentito dire), la Casta che non si taglia i privilegi e una pagina sulla sanità. cliccate sul link sottostante per scaricare il PDF!

Leggi e commenta: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2011/07/ecco-il-mese-a-5-stelle-dellestate.html

lunedì 18 luglio 2011

I "segreti" dei nostri politici non finiscono mai...

 
"Precario della Camera svela su facebook i segreti della casta. La gola profonda di Montecitorio che attraverso facebook svela indiscrezioni e segreti che nessuno osa far uscire fuori dal Parlamento italiano: barbieri pagati a peso d’oro, poliziotti che diventano autisti, viaggi gratis e meccanismi collaudati per finte minacce che diventano scorte.

È un vero insider o solo un arrabbiato? Lo scopriremo presto: le storie che racconta, intanto, corrono sulla rete e alimentano la rabbia dei tanti delusi dalla politica italiana. Questa la pagina facebook (o il blog). Se ne leggono delle belle...