sabato 30 novembre 2013

Consiglio Comunale del 28/11 Sintesi - Seconda parte - Legionella Casa Protetta diversa dinamica

Anche al Consiglio Comunale è stato detto che per la questione della legionella presso la Casa Protetta di fine 2011, non ci fu lo scalpore suscitato invece dalla legionella presso l'Hospice di Codigoro.

Chiariamo subito perché. In quell'occasione, la comunicazione fu tempestiva e non contraddittoria, come si può vedere da quella famosa comunicazione da parte di Asp. Insomma, si disse subito che ci fu la legionella e fu l'Asp prima e il Sindaco al primo Consiglio Comunale poi, a mettere tutti al corrente della vicenda.

Con l'interrogazione presentata in merito, abbiamo comunque richiesto i risultati dei campionamenti degli ultimi anni.

Invece la vicenda dell'Hospice può essere riassunta così:

- Il Presidente della Consulta S. Camillo di Comacchio, che non è un politico eletto, ma il Presidente di un'associazione, comunica la presenza di legionella.

- Si scopre che il batterio è presente da mesi, che l'Ausl (non eletta direttamente dai cittadini, ma comunque pagata da essi e quindi indirettamente loro dipendente) lo sapeva e non ha comunicato nulla al Sindaco, che è l'Autorità Sanitaria Locale.

- Partono una serie di articoli contraddittori fra loro, come si vede nel post di ieri, e secondo qualcuno noi dovremmo essere tranquilli e non fare luce sulla vicenda???

Poi è partita la macchina strumentale del campanilismo nostrano.
Siccome il Presidente della Consulta è di Comacchio, a Comacchio governa il M5S, noi siamo del M5S, allora noi vogliamo la chiusura dell'Hospice in favore del San Camillo di Comacchio.

I cari filosofi antichi avrebbero chiamato questo "paralogismo", che a differenza del sillogismo logico, è un ragionamento zeppo di errori e contraddizioni, dove le premesse assolutamente non tengono e quindi tantomeno le conclusioni.

Punto primo. Chi governa in questo territorio da sempre? Il centro-sinistra. Chi governa la Regione? Il centro-sinistra. Chi ha fatto i tagli alla sanità? Il centro-sinistra. Chi ha scritto la Delibera di Giunta Regionale 1115/2008 sulla legionella? Il centro-sinistra. Bene. Siccome la Delibera è legge, chiediamo che venga rispettata la legge che loro stessi hanno scritto. Se la legionella è pericolosa per gli immunodepressi, allora non deve esserci all'Hospice e deve comunque rientrare sotto certi valori.
Se all'Hospice la legge non viene rispettata (e saranno altri a doverlo stabilire), bisogna che la struttura venga messa a norma. Che sia essa a Codigoro o a Comacchio cosa cambia? L'importante è che la cittadinanza sia al sicuro, visto che dire "ma la legionella possiamo averla anche a casa" è dire una semplice banalità che non serve a nulla, perché la legge regionale non dice "tanto c'è anche a casa", dice come devono essere le strutture sanitarie e socio-sanitarie. Punto. 
Anche perché presso la Casa Protetta, ci fu risposto che i valori tornarono sotto le 50 ufc/l. 
Ma allora come possono essere accettabili questi valori presenti all'Hospice? 
(Estratto dalla relazione del Dott. Guerra):



Pertanto, sarebbe il minimo riconoscere che le due vicende (Casa Protetta e Hospice) hanno avuto due dinamiche ben diverse, in cui nulla conta discorso paralogistico sopra esposto del falso campanilismo.

Stay tuned perché la storia non è ancora finita.

Smentita della notizia sulla chiusura del Liceo

Dal Resto del Carlino di oggi la smentita della chiusura del Liceo. No comment....


venerdì 29 novembre 2013

Consiglio Comunale del 28/11 Sintesi - Prima parte - Legionella

Al Consiglio Comunale di ieri sera se ne sono viste delle belle.
Ci è voluta quasi un'ora per passare i primi due punti all'OdG, ovvero le comunicazioni del Sindaco (fra cui oltre la notizia del carcere, della nomina del Segretario Comunale come funzionario per l'anticorruzione e una comunicazione sulla vendita di azioni Hera di cui faremo un post ad hoc) e le interrogazioni e interpellanze. 
Visto che la carne al fuoco è tanta, oltre ai post, stavamo valutando di fare un video riassuntivo per l'intera questione "legionella all'Hospice" onde evitare interpretazioni faziose e inesatte come qualcuno vuol far passare.
Andiamo comunque con ordine e cerchiamo di dare un'informazione alla volta.
Nella mattinata di ieri, leggiamo sul sito del Comune questa notizia:



Cliccando sopra troviamo la relazione del Dott. Guerra sul caso legionella all'Hospice, ecco il link:  Relazione

Abbiamo quindi letto la relazione, datata 22 novembre, nella mattinata di ieri.
Innanzitutto la legionella c'è e per questo abbiamo presentato la seguente interrogazione, che riportiamo in formato ipertestuale, in modo che tutti possano verificare direttamente le informazioni. 




Gent.mo Sig. Sindaco di Codigoro
Dott.ssa Rita Cinti Luciani


Codigoro, 28 novembre 2013

Oggetto: Interrogazione in merito alla recente notizia di presenza di legionella presso l'Hospice di Codigoro

PREMESSO che non abbiamo le competenze medico-sanitarie necessarie per poter conoscere a pieno le dinamiche che possono avvenire nei casi di legionella e, pertanto, ci siamo adoperati per riportare le legislazioni vigenti in materia, gli articoli apparsi sulla stampa nell'ultimo periodo e le informazioni raccolte in rete, al fine di svolgere il mandato elettorale e il ruolo istituzionale che ricopriamo, anche in merito al caso in questione.

VISTI i diversi articoli apparsi sulla stampa che, a partire dal giorno 14 novembre scorso, riportavano le seguenti informazioni:
  1. in data 14 novembre (vedi articolo: «Legionella nell’Hospice di Codigoro»), si veniva a conoscenza della presenza di legionella presso l'Hospice di Codigoro, dopo la conferenza stampa del Presidente della Consulta Popolare San Camillo, il quale deduceva la presenza del batterio, a partire dai diversi flussaggi di acqua calda effettuati nell'impianto idrico della struttura. Lo stesso giorno, inoltre, l'Asl “confermava il caso denunciato dalla Consulta” anche se le analisi “con una nota ufficiale dell'Azienda Sanitaria hanno sempre dato esiti negativi per il sierogruppo di tipo 1” (vedi articolo: «Nessun contagio da legionellosi all’Hospice di Codigoro»).
  1. in data 15 novembre, Ado, attraverso la seguente dichiarazione della Presidente Furiani, affermava: Da agosto abbiamo avuto almeno tre casi di legionella. Due di questi però sono arrivati già ammalati da un altro ospedale. Stiamo lavorando duramente per cercare di risolvere il problema, ma non è una cosa semplice”. Ecco l'articolo da Il Resto del Carlino:

  1. in data 17 novembre, sempre la Presidente Furiani dichiarava che: “non c'è alcun pericolo causato dal batterio della legionella. […] Ad agosto è emerso un presunto caso di legionella, per il quale le autorità competenti si sono immediatamente attivate garantendo la totale assenza del batterio. […] Quindi voglio rassicurare tutti, confermando che all'interno dell'hospice di Codigoro non esiste alcun rischio dettato dalla legionella”. Ecco l'articolo da Il Resto del Carlino: 

  1. in data 19 novembre, il Sindaco affermava che “il direttore sanitario Sandro Guerra ci ha tranquillizzati sulla situazione dei casi di legionella all’Hospice di Codigoro, impegnandosi a fornire a tutti i sindaci dati ed analisi che dimostrano come tutto sia a posto, che può succedere si registrino contagi da legionella ma nel caso della struttura sanitaria codigorese non c’è nulla di davvero pericoloso”.
    Ecco l'articolo da Il Resto del Carlino: 






CONSIDERATO che ci sono pervenute numerose richieste di chiarimenti in merito alla vicenda in oggetto sia da parte di cittadini preoccupati sia da parte di famigliari di pazienti attualmente ricoverati presso la struttura dell'Hospice di Codigoro.

PRESO ATTO della relazione inviata ai Sindaci del Distretto Sud Est da parte del Direttore Sanitario, Dott. Guerra, datata 22 novembre 2013, in cui si legge che: “la struttura di Codigoro rientra tra le strutture Socio-Sanitarie e Socio Assistenziali e non come si è detto struttura ad alto rischio perché occupata da soggetti immunodepressi (gli immunodepressi sono nei reparti di malattie infettive, nei centri di riferimento per i trapianti, nei centri oncologici in cui si trattano con trapianti le patologie tumorali del midollo in bambini ed adulti), i nostri pazienti in Hospice sono a volte debilitati in quanto terminali”. Ecco il testo originale:


PRESO ATTO della Delibera di Giunta Regionale 1115/2008, la quale recita al punto 5 relativo alle “Strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali”: “In merito alle attività assistenziali, sono di particolare interesse quelle di carattere sanitario […] Per tali attività valgono, ovviamente per quanto applicabili, le stesse raccomandazioni esposte al punto 4.2.4. […] In presenza di uno o più casi, occorre che l’indagine epidemiologica ricerchi anche l’eventuale presenza di fattori di rischio ambientali e/o connessi alle pratiche assistenziali, al fine di attivare le misure di controllo che saranno ritenute necessarie. Per gli aspetti tecnici si può fare riferimento in linea generale alle indicazioni di cui al paragrafo 4.2.Si ricorda che il punto 4 intitolato “Prevenzione e controllo della legionellosi nelle strutture sanitarie” spiega che: “Negli ultimi anni, in moltissimi paesi sono stati descritti in ospedale o in altre strutture sanitarie casi singoli ed epidemie di legionellosi sostenute da Legionella pneumophila, soprattutto di sierogruppo 1. […] L'eliminazione completa di Legionella dall'intero sistema di distribuzione dell'acqua in ospedale non è necessaria per minimizzare il rischio e non è spesso neanche un obiettivo raggiungibile. Ciò non vale per i reparti che ospitano pazienti profondamente immunocompromessi: in questo caso, l'interazione tra presenza di Legionella nell'acqua e incapacità del sistema immunitario di rispondere ad una eventuale esposizione rende necessari interventi atti a garantire l'assenza di Legionella dall'acqua distribuita in queste aree assistenziali”. E al punto 4.2.6 “Interventi successivi alla segnalazione di un caso di legionellosi di origine nosocomiale, sospetta o accertata” in particolare al paragrafo denominato “Cluster nosocomiale di legionellosi” si legge che: “In presenza di un cluster (2 o più casi nell’arco di 24 mesi) è necessario seguire i seguenti punti:
  1. Conferma di laboratorio della diagnosi. Si raccomandano, qualora possibili, l’isolamento colturale e la tipizzazione del microrganismo in causa.
  1. Notifica tempestiva alle autorità sanitarie, secondo le indicazioni riportate nei sistemi di sorveglianza.
  1. Inchiesta epidemiologica (ricerca dell'esposizione, luoghi frequentati e trattamenti a rischio).
  1. Ricerca di altri possibili casi; verifica della presenza (o, in caso negativo, adozione) di un protocollo per la ricerca di Legionella in tutti i casi di polmonite nosocomiale. Se la situazione è di particolare gravità, può essere necessario condurre un'indagine retrospettiva (titoli anticorpali su sieri conservati, ricerca dell'antigene urinario in malati recenti).
  1. Descrizione della distribuzione nel tempo e nello spazio dei casi confermati e dei casi presunti. Rappresentazione grafica della curva epidemica.
  1. Formulazione di ipotesi sulla possibile origine dell'infezione.
  1. Indagini ambientali sulla rete idrica e le attrezzature sospette, mirate in base alle ipotesi emerse dallo studio descrittivo.
  1. Confronto dei ceppi di Legionella isolati dai malati con quelli isolati dall'ambiente; per la tipizzazione e il confronto, inviare gli isolati al laboratorio di riferimento.
  1. Eventualmente, se l'origine del cluster/epidemia resta difficile da identificare, programmare un’indagine epidemiologico-analitica”.

PRESO ATTO, inoltre, di una regolamentazione differente, ovvero quella della Regione Piemonte in merito alle strutture sanitarie pubbliche e private, che è segnalata fra le norme di riferimento, assieme alla Delibera di Giunta Regionale sopraccitata e alle “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi” Gazzetta Ufficiale del 5 maggio 2000, in cui si legge che: “Circa la vulnerabilità dell’ospite, i pazienti a maggior rischio di contrarre la legionellosi sono gli immunodepressi o immunosoppressi gravi, i trapiantati e i pazienti oncoematologici. (vedi box 2, ovvero ad alto rischio vi sono immunosoppressi/immunodepressi, neuropatici, AIDS, BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), diabetici scompensati, oncologici e neonati). Per tali categorie di pazienti anche l’esposizione a cariche inferiori a 100 UFC/litro comporta un rischio. Altri importanti fattori di rischio sono le patologie croniche debilitanti quali nefropatie, broncopneumopatie, neoplasie non ematologiche, diabete mellito ed altre. Persone all’ultimo stadio della Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS) sono probabilmente a rischio aumentato per legionellosi, ma i dati sono insufficienti. Anche i neonati, specie se nati pretermine, sono da considerarsi a rischio. Inoltre soggetti di sesso maschile, fumatori e anziani, pur non presentando patologie particolari, risultano più sensibili all’infezione”.



(Tanto per intenderci: con pazienti immunodepressi il valore di 100 ufc/l (unità formanti colonie/Litro) è già fattore di rischio. All'Hospice di Codigoro, in una doccia, è stato rilevato il valore di 1 milione 200 mila ufc/l come si vede dalla relazione del Dott. Guerra, oltretutto proprio del sierogruppo 1, il più pericoloso, quando era stato dichiarato assente:

Sulla sinistra la dichiarazione Ausl del 15/11 che dice esiti negativi per il sierogruppo 1 e a destra l'estratto della Relazione del Dott. Guerra che dà il valore di oltre 1 milione di legionella sierogruppo 1.)



































RITENUTO che la definizione di soggetti maggiormente esposti al rischio di contrarre la legionella veda una gamma eterogenea come l’immunodeficienza, 
le malattie croniche, il fumo, l’etilismo, l’età e il sesso del paziente (fonte: http://www.analisiacqua.org/legionella.html).

CONSIDERATO, inoltre che, in data 20 dicembre 2011, presentammo un'interrogazione scritta con il seguente oggetto: “Interrogazione in merito ai valori di unità formanti colonie per litro (ufc/l) di legionella rilevati presso la “Casa Residenza per anziani Alma” il 19/10/11 da parte dell'AUSL e di quelli del 18/11/11 da parte di Este-Lab di Ferrara e dello stato attuale e futuro dei controlli”.


SI CHIEDONO alla S.V. le seguenti informazioni:
  1. Notizie dettagliate in merito agli sviluppi sanitari degli altri due dei “tre casi” sopraccitati dalla Presidente Furiani (Ado), loro ospedale di provenienza e copia dei provvedimenti adottati così come previsti al punto 4.2.6 della Delibera di Giunta Regionale 1115/2008, indicante gli “interventi successivi alla segnalazione di un caso di legionellosi di origine nosocomiale, sospetta o accertata”.
  1. In merito alle operazioni di bonifica presso la struttura in oggetto, SI CHIEDONO le motivazioni che hanno portato ad un tempo di flussaggio così ampio presso l'Hospice di Codigoro, a differenza dei due ospedali (Argenta e Lagosanto) citati nella relazione del Dott. Guerra.
  1. Dal momento che l'Hospice è situato all'interno dello stabile dell'ex-ospedale di Codigoro, il quale ospita, oltre il servizio R.S.A., anche gli ambulatori medici, SI CHIEDE se i controlli effettuati garantiscano la totale incolumità di tutte le persone che usufruiscono della struttura dell'ex-presidio ospedaliero, dal momento che il rischio legionella non è assolutamente da sottovalutare come si legge dall'articolo apparso su “Il Resto del Carlino – Cesena” del 17/05/13 dal titolo “Allarme legionella, ecco come combatterla” e in particolare il paragrafo in cui il giornalista scrive che: MANCA però, soprattutto tra i cittadini che non hanno una sviluppata cultura sanitaria, la consapevolezza che una cosa banale come fare la doccia possa far correre un pericolo mortale, come è accaduto circa un mese fa a due anziani in via Madonna dello Schioppo: dopo aver attivato una parte dell’impianto idrico fermo da tempo, hanno avuto un’infezione polmonare: il marito è deceduto, mentre la moglie è riuscita a cavarsela. Un parente si è rivolto al Carlino proprio perché segnalassimo che ogni giorno, più volte al giorno, corriamo il rischio di contrarre un’infezione come questa che può avere conseguenze letali”.

  2. Relativamente all'interrogazione del 20 dicembre 2011, SI CHIEDE quale sia lo stato attuale della struttura denominata “Casa residenza per anziani Alma” di Codigoro” e SI CHIEDE copia dei referti analitici di controllo effettuati negli ultimi anni, dopo il caso di legionella sopraccitato.

SI CONCLUDE con la richiesta di chiarimenti in merito alla mancata comunicazione al Sindaco, quale autorità sanitaria locale, del caso in oggetto da parte dell'Asl, riservandoci, inoltre, di valutare le risposte che saranno formulate alla seguente interrogazione. Auspichiamo, infine, che non si ripeta una dinamica del genere presso una struttura così importante e delicata come l'Hospice di Codigoro e simili, in cui ogni istante di vita dei pazienti ricoverati ha, come per tutti noi, un valore inestimabile e, in quanto tale, va tutelato a pieno con il massimo dell'attenzione sia per le persone ricoverate sia per tutti i cittadini che usufruiscono della struttura.

Si richiede gentilmente una risposta scritta.

Andrea Castagnoli – Consigliere Comunale
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle


Detto tutto questo restiamo in attesa della risposta scritta, visto che la Relazione del Dott. Guerra di certo non risponde ai 4 quesiti posti.
Nei prossimi post il resto della complicata questione.
Passate parola!

Notizia incredibile: chiusura del liceo di Codigoro!

Apprendiamo questa notizia da estense.com e come sempre vi chiediamo, voi ne sapevate qualcosa?
Fonte: http://www.estense.com/?p=345299

Scuole, destino segnato per il liceo di Codigoro

unnamedzdi Marcello Celeghini
“La programmazione dell’offerta formativa scolastica 2014-2015 va incontro ai sempre più numerosi studenti che vogliono iscriversi negli istituti superiori del nostro territorio”. Così commenta la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, in conclusione del suo intervento di presentazione della delibera sull’offerta formativa per il prossimo anno scolastico, durante la seduta di ieri pomeriggio del Consiglio Provinciale.
Il piano, giunto in Consiglio dopo il vaglio dell’Ufficio territoriale agli studi (ex Provveditorato) e valido a partire dell’a.s. 2014-2015, prevede almeno tre novità rilevanti. La prima è quella dell’attivazione ex novo dell’indirizzo sportivo del liceo Roiti che in questi ultimi anni pare essere stato molto gradito dagli studenti ferraresi e della nascita, all’interno dell’istituto Ipsia Taddia di Cento, dell’indirizzo ‘Grafica e comunicazione’. Non saranno più presenti, essendosi esauriti, l’indirizzo ‘scienze umane’ al liceo Cevolani di Cento e l’indirizzo scientifico senza opzione nel liceo scientifico di Bondeno. La scelta più drastica invece riguarda il liceo Levi-Civita di Codigoro per il quale si parla di soppressione non essendoci nuove classi prime dall’anno scolastico 2011-2012. Altra novità importante è l’attivazione del percorso professionale, rivolto ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni, con qualifica in ‘Operatore della ristorazione’ nel corso serale dell’Ipsaar Orio Vergani e la conseguente soppressione della qualifica ‘Operatore della promozione ed accoglienza turistica’ all’Istituto professionale Einaudi poiché quest’ultima poteva essere abbinata solamente all’indirizzo quinquennale ‘Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera’, non presente all’istituto Einaudi.
“La Regione- spiega la presidente Zappaterra- ci impone, a fronte dell’attivazione di nuovi indirizzi di studio, di sopprimerne altri. Quest’anno, rispetto ad alcune scelte dolorose negli anni passati, abbiamo scelto facilmente gli indirizzi da chiudere, tagliando, appunto, ciò che già stava morendo da sé. Può sembrare drammatica la chiusura del liceo di Codigoro ma è impossibile tenere aperta una scuola che non riscuote interesse dai ragazzi e, anzi, rappresenta una spesa per la comunità. Abbiamo, invece, attivato e potenziato gli indirizzi di studio che ci sono maggiormente richiesti dai giovani e che possono dare futuri riscontri lavorativi nel territorio provinciale come nel campo del turismo, dell’enogastronomia e dell’agricoltura. Ci fa piacere- continua la presidente- che in questo anno scolastico le iscrizioni agli istituti superiori nel territorio provinciale siano aumentate di quasi trecento unità attestandosi a quota 14.442 (nell’as 2012-2013 erano 14.177). L’incremento è anche dovuto al sempre maggior numero di studenti provenienti dai territori di Bologna, Rovigo e Modena, dato che conferma quanto il valore e la qualità delle ‘superiori’ a Ferrara siano ancora alti”. La delibera ha ottenuto l’approvazione dell’aula e l’immediata eseguibilità con 20 voti favorevoli e 5 astenuti.

domenica 24 novembre 2013

Vendita di beni pubblici - Azioni HERA e società partecipate

Viste le tante vicende nazionali che in questi giorni stanno allargando il dibattito sul tema privatizzazioni e vendita di beni pubblici (vedi il caso emblematico di Genova, Eni, ecc...) riportiamo quanto deliberato dalla Giunta Comunale di Codigoro poco tempo fa.

Con delibera di Giunta n°176 del 29 ottobre scorso, è stata approvata la "PROPOSTA DI COMPRAVENDITA DEI DIRITTI DI OPZIONE SPETTANTI AGLI AZIONISTI SELEZIONATI DI HERA - APPROVAZIONE VENDITA DIRETTA".

Ecco il link della delibera: http://195.62.166.244:88/albopretorio/albopretorio/Main.do?s_REGISTRO=&MVPG=AmvAlboDettaglio&Search=Cerca&s_TP=DELIBERA+DI+GIUNTA+COMUNALE&DATA_AL=&s_TESTO=&DATA_DAL=&id=6604

In pratica, la Giunta Comunale, visto che "Hera S.p.A. ha approvato la fusione per incorporazione della Società Acegas-Aps Holding S.r.l., con deliberazione dell’Assemblea dei soci in data 15/10/2012" e visto inoltre che: "a seguito di tale operazione, Hera S.p.A. ha approvato un aumento di capitale, concordando con il Fondo Strategico Italiano S.p.A., l’ingresso di tale società nel capitale sociale di Hera S.p.A., attraverso la sottoscrizione di un numero di azioni Hera rivenienti dall’Aumento in Opzione, acquistando i diritti di opzione dagli azionisti di Hera S.p.A." ha deciso di procedere alla vendita dirette delle proprie azioni.

Chiariamo un punto però. Come mai il Comune di Codigoro ha delle azioni HERA?

Il motivo è presto detto, ammesso che tutti i cittadini di Codigoro sappiano che sul sito del Comune si può trovare questo documento (Partecipate.pdf):

Pag. 1 clic per ingrandire

Pag. 2 clic per ingrandire


Come potete vedere sul sito del Comune si elencano tutte le società partecipate di cui possediamo delle azioni. Ma a che titolo le possediamo? In qualità di cittadini verrebbe da dire. Perché se il Comune e l'Amministrazione rappresentano la totalità dei cittadini codigoresi, allora anche queste azioni non sono soltanto degli amministratori, ma sono di tutti noi.

La domanda spontanea è questa: finora qualche gruppo politico vi aveva mai informato di queste quote e delle rispettive società partecipate? Secondo voi è sufficiente quel link che trovate nel sito del Comune di Codigoro o servirebbe un'informazione più approfondita?

Vediamo poi anche l'organigramma di queste società, sempre visibile da questo link:  Rappresentazione grafica partecipazioni

clic per ingrandire


Vediamo, quindi, come la quota di partecipazione che abbiamo di HERA è dello 0,0716%.
Briciole direbbe qualcuno, probabilmente con tante ragioni, ma se anche fossero solo briciole, sarebbero comunque briciole di beni pubblici, come potrebbe esserlo un immobile o un qualsiasi altro bene.

Queste quote quindi, sempre seguendo il testo della delibera, sono state vendute dalla Giunta, "comportando un'entrata presunta di 11.000€" per il Comune di Codigoro.

Fin qui il testo della delibera, mentre veniamo ora all'analisi politica di questa operazione.

1) Restiamo in attesa di vedere se si realizzerà veramente un'entrata di 11.000€.

2) A vostro avviso è stata democraticamente corretta questa cessione?
I cittadini si sono potuti esprimere sull'operazione eseguita?
E ancora, erano stati quantomeno informati della partecipazione del Comune?

3) Visto che ultimamente è di moda un certo atteggiamento demagogico da parte della maggioranza, la quale indica il M5S come quello che "ci ha abituati a interventi su tutto" (La Nuova Ferrara, 18 novembre, pag. 13), ci preme ricordare che appena entrati in Consiglio Comunale, avevamo già formulato le nostre perplessità sull'operazione di cessione di azioni HERA, come si può vedere dal verbale del Consiglio Comunale del 16 novembre 2011 dove al punto 4 abbiamo espresso un voto contrario. Inoltre, sulle società partecipate ci eravamo già interessati ed ecco il link che lo conferma:
Interrogazione sulla possibile cessione della parte Wi-Fi di Delta Web.

A questo punto lasciamo a voi, come sempre, tutte le riflessioni in merito a questa scelta politica, che, a nostro parere, non ha nemmeno informato la cittadinanza di ciò che si è deciso di fare.

Il nostro scopo invece è quello di informare sempre, perché senza informazione non può esserci vera trasparenza.

Passate parola!

venerdì 22 novembre 2013

OdG del Consiglio Comunale di giovedì 28 novembre ore 18

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martedì 19 novembre 2013

Hospice e Pediatria all'Ordine del Giorno

Riportiamo quanto apparso ieri sera sul sito del Comune di Codigoro in merito alle tematiche sanitarie al link: http://195.62.166.245/codigoro/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=2372&REV=0&MVPD=0&MVTD=1&MVSZ=0

Sul tema Hospice e Pediatria di certo non molleremo nemmeno un centimetro e non smetteremo di tenere alta l'attenzione e l'informazione, dato che su entrambe le tematiche ancora non è stata fatta chiarezza in maniera trasparente.
Passate parola e stay tuned!




Nell'ambito della seduta odierna del Comitato di Distretto Sud Est, su richiesta del Presidente, il Sindaco Rita Cinti Luciani, il Direttore del Distretto, Dott. Sandro Guerra, ha relazionato a tutti i Sindaci presenti in merito alla questione legionella all'Hospice di Codigoro, riportata dalla stampa locale, rassicurando che la situazione è sotto controllo e che in tempi brevi fornirà una relazione dettagliata in merito. Inoltre, durante l'esame dei punti all'Ordine del Giorno, i Sindaci del Distretto Sud Est hanno sottoscritto una nota con la quale si richiede al Direttore Generale dell'Azienda USL e alla Presidente della Provincia di Ferrara, la convocazione di una Conferenza Territoriale Socio Sanitaria per fare il punto:
- sugli impegni assunti in merito al Servizio Pediatrico dell'Ospedale del Delta;
 - sullo stato di attuazione del Piano Strategico di riorganizzazione e sostenibilità della sanità ferrarese 2013 - 2016, tenuto conto della sua rilevanza per il benessere e la salute delle comunità amministrate;
- sul sistema sanitario ferrarese nel suo complesso

lunedì 18 novembre 2013

Replica all'articolo apparso in data odierna a pag.13 de "La Nuova Ferrara"

Dopo le dichiarazioni del Sindaco apparse oggi su “La Nuova Ferrara” replichiamo come segue. 

In primo luogo, l'opera di strumentalizzazione è, semmai, fatta dal Sindaco, che sovrappone volutamente due piani di ragionamento che devono essere invece tenuti ben distinti. Da un lato c'è l'aspetto socio-assistenziale e medico dell'Hospice, che nessuno ha mai messo in dubbio e tantomeno denigrato, se non il Sindaco nel suo commento volutamente polemico. Dall'altro c'è l'aspetto dei parametri giuridici e sanitari sulla legionella dettati dalla Delibera di Giunta Regionale, a cui ogni struttura emiliano-romagnola è sottoposta. 

In secondo luogo, la differenza fra il caso della Casa Protetta di fine 2011 e quello dell'Hospice, mostra di nuovo l'intento strumentale del Sindaco, perché come Lei ricorderà nel caso della Casa Protetta ci fu sia il comunicato stampa immediato dell'Asp:


sia la nostra interrogazione presentata al Consiglio del 20 dicembre 2011:
proprio perché è nella nostra natura avere informazioni precise e concrete su casi come questi, onde evitare di cadere in inutili illazioni, come le analogie con il caso di Comacchio, su cui non dobbiamo esprimerci proprio perché non è di nostra competenza territoriale. 

Mentre non possiamo non alzare l'attenzione sulle questioni che riguardano i cittadini codigoresi, rivolgendoci a Lei, che è il Sindaco di Codigoro, quando in questo caso, a differenza di quello della Casa Protetta, ancora non si sono chiariti i dati delle analisi sulla legionella e in più la notizia non solo non è emersa immediatamente, ma per di più ne veniamo a conoscenza dall'esterno e non dall'interno ovvero dall'Ausl e questo sì che danneggia l'Hospice e le tante persone brave e competenti che operano al suo interno.

domenica 17 novembre 2013

Comunicato stampa in merito alla presenza di legionella all'Hospice

Dopo la notizia della rilevata presenza di legionella all'interno del sistema idrico dell'Hospice di Codigoro, lanciato dal Presidente della Consulta Popolare Manrico Mezzogori e alle relative repliche apparse sui quotidiani, vorremmo fare alcune riflessioni. 
In primo luogo, spiace che il Sindaco Rita Cinti Luciani, in qualità di autorità sanitaria locale, apprenda queste informazioni da una conferenza stampa e non dall'Ausl, dal momento che, da quanto si legge sulla stampa, i valori di legionella erano già stati rilevati da diversi mesi. 
In secondo luogo, questa preoccupante vicenda mostra come la comunicazione fra Ausl e Autorità Sanitaria Locale (Sindaco) non sia affatto efficiente, visto che scopriamo questa problematica con larghissimo ritardo, creando così un forte disagio sia ai pazienti ricoverati presso la struttura sia all'intera comunità, senza ovviamente dimenticare la salute delle famiglie dei pazienti e degli operatori sanitari che lavorano quotidianamente all'interno struttura. 
Terzo, al prossimo Consiglio Comunale chiederemo sicuramente una copia di tutti i dati dei campionamenti e delle analisi effettuate in struttura, per poter valutare l'effettivo superamento dei limiti indicati nella delibera di Giunta Regionale 1115/2008
Infine, non possiamo fare a meno di ribadire che, anche in questo caso, la commissione sanitaria, proposta qualche mese fa e bocciata dalla maggioranza in Consiglio Comunale, poteva essere il luogo ideale per avere tutte le informazioni del caso. Infatti, in quella sede si poteva da un lato rassicurare la cittadinanza che siamo chiamati a rappresentare e a tutelare, e ciò è impossibile senza conoscere quanto sta accadendo ed è accaduto. Mentre dall'altro lato non si lasciava alla sola persona del Sindaco l'onere di seguire le tante vicende che quotidianamente sono da affrontare nel nostro Comune, soprattutto su un tema così delicato come la salute dei cittadini. 
Dal Sindaco ci aspettiamo quindi di avere tutti i chiarimenti in merito, in qualità di primo cittadino e di autorità sanitaria locale. In attesa del prossimo Consiglio Comunale auspichiamo che l'Ausl faccia un'operazione di trasparenza e serietà quanto prima, per venire a capo della pericolosa questione legionella, e per scegliere una strategia risolutiva a questo grave disagio, inviando al Sindaco e a tutti i consiglieri comunali al più presto tutte le analisi effettuate per garantire la salute dei cittadini.

Pubblichiamo di seguito anche il video-comunicato di replica di Manrico Mezzogori al comunicato stampa dell'Ausl:

giovedì 14 novembre 2013

Notizia molto preoccupante per l'Hospice: legionella

Sicuramente chiederemo informazioni e dati precisi al prossimo Consiglio Comunale.
Stay tuned!
Riportiamo l'articolo di Estense.com: http://www.estense.com/?p=341826

Va subito dritto al punto Manrico Mezzogori, presidente della Consulta popolare San Camillo: “L’Hospice di Codigoro è invaso dalla legionella e tutto tace -denuncia-. E siamo in presenza di un comportamento colpevole, doloso e omissivo da parte delle autorità sanitarie preposte e di quelle amministrative”. L’allarme e le pesanti accuse lanciate da Mezzogori sembrano in realtà, in assenza di alcun dato documentato per poter riscontrare le affermazioni, frutto di una presunzione che ha come base la testimonianza di alcuni familiari di un paziente ricoverato all’Hospice -struttura assistenziale per malati terminali che conta 12 posti gestita da Ado- risalenti all’agosto scorso e che sarebbero rivelatori di una procedura di bonifica tramite insufflaggio di acqua calda nelle tubature: “Mi confidarono che in tale struttura era in uso sprecare acqua calda- racconta-, ogni giorno venivano lasciati aperti tutti gli erogatori dell’acqua calda per almeno un’ora al giorno. Mi è stato confermato che tale erogazione si è protratta per tutto il mese di agosto e che una è in corso anche nel mese di novembre, ne deduco che i valori riscontrati non sono tornati in quelli stabiliti dalla normativa regionale che è pari a zero”. Per Mezzogori il rischio per i pazienti è altissimo: “ricordo che sono immunodepressi, se fossero contaggiati il percorso di vita sarebbe di pochi giorni. L’Hospice andrebbe chiuso, il rischio di legionellosi è altissimo, e i malati vanno trasferiti ad altre strutture igienicamente e tecnicamente a posto”. Il presidente della Consulta popolare San Camillo pone dei dubbi anche sulla salubrità della residenza sanitaria assistenziale (Rsa) e degli ambulatori collocati anch’essi nello stesso stabile che una volta era l’ospedale di Codigoro e che avrebbero in comune lo stesso circuito idraulico. Alla denuncia si aggiunge anche l’accusa rivolta alle autorità sanitarie preposte e a quelle politico istituzionali: “sicuramente ne sono a conoscenza ed è impressionante che non abbiano imposto lo spostamento dei pazienti in strutture”. Raggiunto al telefono, il direttore sanitario dell’Ausl Ferrara Mauro Marabini afferma però di non aver avuto alcuna segnalazione di casi di legionella provenienti dall’Hospice di Codigoro e sulle eventuali operazioni di insufflaggio afferma: “Mi auguro che siano state fatte, le operazioni di bonifica vengono fatte sempre con cadenza periodica per la prevenzione e scongiurare i rischi di contaminazione”. Il direttore sanitario afferma anche che “il livello di contaminazione zero non esiste, ci sono dei valori stabiliti dalle linee guida regionali diversi a seconda delle strutture” ma su questo punto le stesse linee guida regionali pubblicate nel 2008 sembrano dare ragione a Mezzogori là dove si afferma che “nei reparti che ospitano pazienti profondamente immuocompromessi [...] l’interazione tra presenza di Legionella nell’acqua e incapacità del sistema immunitario di rispondere a una eventuale esposizione rende necessari interventi atti a garantire l’assenza di Legionella dall’acqua distribuita da queste strutture assistenziali”.

Ecco il video della conferenza stampa integrale, tratto dal canale You Tube della Consulta Popolare: