Ieri in via Boccacanale di Santo Stefano a Ferrara si è tenuta la relazione semestrale dei Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi. Anche i gruppi di Codigoro, Cento e Tresigallo erano fra i quasi cento presenti. È stato un evento unico nella politica italiana poiché ancora una volta si è potuto vedere in cosa si differenzia un movimento di liberi cittadini rispetto ad un partito: nella possibilità da parte degli elettori di votare SÌ per confermare la fiducia ai due consiglieri per altri sei mesi oppure NO per chiederne le dimissioni, tutto ciò senza vincoli, poiché la partecipazione era totalmente libera, anche se la votazione era riservata a chi non avesse tessere di partito. “Non è un tribunale del popolo – spiega Favia – ma la volontà di farsi giudicare dagli elettori per dimostrare che non tutta la politica è sporca e cambiando il metodo si può far passare il disgusto nel pronunciare questa parola.” L' assemblea è cominciata con la relazione da parte dei due consiglieri di questi primi sei mesi nel consiglio regionale dell'Emilia-Romagna. Un dato importante è il fatto che nonostante le elezioni si siano tenute il 28 e 29 marzo scorsi, l'insediamento vero e proprio è avvenuto soltanto il 15 giugno, anche se gli stipendi vengono erogati dal momento in cui si è eletti. “Abbiamo ottenuto il 7% a livello regionale – commenta Defranceschi – anche se i mass media ci hanno dato pochissima visibilità, ma sulla rete non abbiamo limitazioni e possiamo comunicare senza problemi. Io sono un neofita della politica perché non ho mai avuto nessun altro incarico e per questo passo le mie giornate a studiare le delibere e le interrogazioni regionali, per adempiere al meglio il compito che mi avete affidato.” Passando ai numeri e alla trasparenza vera: hanno mostrato il loro conto corrente on-line in cui vi sono circa 17.000€ a testa dovuti alla loro autodecurtazione dello stipendio, infatti dei 8.300€ mensili ne tengono 2.500€ e il resto lo devolvono al Movimento 5 Stelle. Se la matematica non è un'opinione significa che hanno rifiutato una valigetta contente 69.600€ all'anno ciascuno che moltiplicata per i 5 anni del loro mandato arriva ad essere di 348.000€ rifiutati a testa! Inoltre hanno rifiutato i rimborsi elettorali (i vecchi finanziamenti ai partiti) per circa 300.000€ lasciandoli all'erario e non per farli spartire agli altri partiti e non hanno nemmeno accettato l'auto blu che gli sarebbe spettata. Dopodiché sono state esposte le prime interrogazioni andate a buon fine come il NO al nucleare in Emilia-Romagna; la denuncia al conflitto d'interessi nel campo dei rifiuti con una proposta vera, cioè che chi raccoglie i rifiuti non può essere lo stesso ente che li smaltisce, altrimenti si crea un circolo vizioso che non permetterà mai la crescita forte della differenziata; è disponibile on-line la diretta in streaming di tutti i consigli regionali, anche se ancora le commissioni sono blindate per motivi ignoti; hanno detto no all'urbanistica spropositata, visto che c'è un incremento incredibile di cementificazione che crea un calo nel livello delle falde acquifere e una serie di bolle di calore che incidono sul riscaldamento globale; no ai pannelli fotovoltaici nei campi coltivabili, poiché solo quando avremo utilizzato tutti i tetti delle abitazioni verrà il momento di consumare terreno, ma la priorità dei nostri campi è quello di fornirci degli alimenti.
Questi in linea generale sono stati i temi della relazione di quasi due ore fatta dai consiglieri Favia e Defranceschi, al termine della quale è avvenuta la votazione per due mozioni: 1) se votare i due consiglieri separatamente o congiuntamente e 2) il rinnovo o meno della fiducia nel loro operato per altri sei mesi.
Risultati: 1) 72 congiuntamente e 3 separatamente, per cui si è votata la fiducia congiuntamente; 2) 75 favorevoli al rinnovo della fiducia e 0 contrari.
Infine ci sono state diverse domande sulle problematiche del territorio della provincia di Ferrara dall'ospedale di Cona, all'amianto, all'autostrada Cispadana, alla proposta di riservare il posto di scrutatore ai seggi elettorali a disoccupati e ai cassaintegrati tramite sorteggio casuale e infine al problema che la pianura padana è una delle più inquinate del mondo.
Il gruppo Codigoro In MoVimento era presente ed esprime il proprio entusiasmo per questa nuova forma di politica partecipata in cui ogni cittadino vale uno sia esso elettore o eletto. Avanti tutta e tra 6 mesi ci sarà la nuova votazione!