Ho protocollato le mie dimissioni ieri mattina, dopo averle annunciate in Consiglio Comunale nella seduta di venerdì sera. Ho preferito comunicare questa scelta nel luogo della discussione e del dibattito democratico, senza nascondersi dietro ad una nota scritta o ad un'e-mail inviata alla stampa. Come ho detto pubblicamente i motivi che mi portano a "chiedere il cambio" (per usare una metafora, che molto si avvicina all'idea di MoVimento che dal 2010 portiamo avanti a Codigoro) sono prettamente di natura universitaria. Nessuna polemica con nessuno, anzi, a differenza di molti (a tutti i livelli: consiglieri comunali, regionali, sindaci, assessori, deputati o senatori) che escono dal MoVimento ma non mollano la poltrona, io lascio tranquillamente il mio posto ad un amico e resto fieramente all'interno del M5S, continuando ad essere un cittadino attivo al 100%.
Nella vita ho sempre cercato di onorare gli impegni al massimo e in questo caso ho fatto le mie valutazioni e ho capito che era giunto il momento di cambiare. Il ruolo di consigliere comunale va svolto come si deve, non per alzare semplicemente la mano, ma per compiere un'azione di verifica, controllo e di proposta. O una cosa la si fa bene oppure non la si fa, almeno questo è sempre stato uno dei miei mantra, assieme alla coerenza.
Faccio quindi un grande in bocca al lupo a Matteo, che sicuramente farà un figurone e che potrà contare sull'appoggio e sull'aiuto incondizionato di tutto il MoVimento.
Voglio concludere questa riflessione, a mio avviso doverosa, ringraziando tutte le persone che dal 2010 mi hanno fatto crescere e migliorare. Sono entrato in Consiglio a 22 anni e dopo 4 anni di mandato ho sicuramente imparato moltissime cose, che all'inizio non potevo nemmeno immaginare.
Senza l'aiuto del MoVimento nessuno e dico nessuno, avrebbe mai avuto la forza e l'entusiasmo per mettersi in gioco in prima persona e passare da semplice spettatore criticone e dormiente a cittadino attivo nelle Istituzioni.
Senza il MoVimento non esisterebbero i critici e i fuoriusciti dal MoVimento. Il posto in Consiglio è scaturito infatti da un concorso di meriti fra M5S e gruppo locale, con quel
15% storico, che non può essere imputato a nessuno dei due fattori presi singolarmente, ma come negli aspetti più belli e importanti della vita, solo dall'unione e dalla partecipazione di più elementi, può nascere qualcosa di nuovo e di incredibile.
Essere così arroganti e egocentrici da credere di aver fatto tutto da soli, senza l'aiuto del MoVimento è un qualcosa di assolutamente falso ed ipocrita ed è per questo che ringrazio ancora una volta e in primis il M5S nella sua interezza sia reale sia soprattutto ideale, perché il MoVimento è innanzitutto un cambio di mentalità, che molto spesso viene dimenticato da chi assume un ruolo istituzionale e crede di essere diventato un fenomeno, quando fino a poco tempo prima neanche sapeva cos'era un comunicato stampa, una determina dirigenziale o la differenza fra delibera di Giunta e di Consiglio.
Detto ciò mi prenderò il tempo per raccontarvi e riportavi tutti i risultati che abbiamo ottenuto in questi anni di mandato: siano essi grandi o piccoli e ovviamente vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi dell'ultimo periodo fino a maggio 2016.
Pian piano ringrazierò di persona tutti coloro che in maniera diversa hanno contributo a cambiare il mio modo di vedere il mondo,
penso a Tommaso Mantovani che nell'aprile 2010 mi invitò per la prima volta a seguire una riunione M5S, oppure ad
Andrea Defranceschi che ci ha sempre dato una grande mano da Bologna in diverse occasioni e su diversi temi fondamentali, portando i problemi di Codigoro ad
una rilevanza regionale. Ringrazio poi tutti quelli che hanno saputo muovermi delle critiche serie e non dogmatiche, perché solo tramite quelle ho potuto (spero) cambiare tiro e migliorare.
Nel corso di questi anni ho visto tanti gruppi di altri Comuni crescere e svilupparsi. Non credo di aver mai declinato una richiesta di confronto e spero di aver fatto del mio meglio per contribuire in qualche modo a evitare di perdere tempo in cose, che magari noi a Codigoro avevamo ritenuto importanti, essendo stati i primi, quando invece non lo erano. Solo con il passaparola, il confronto diretto e la condivisione delle esperienze locali si potrà migliorare questo fantastico sogno passo dopo passo. I
o ci credo e sarò sempre qui a fare il mio pezzo, se anche altri lo faranno allora qualcosa potrà cambiare, ma se ognuno resta trincerato e nascosto per paura o pigrizia, allora il mondo resterà questo e peggiorerà lentamente, come la rana bollita di Chomsky.
Auguro quindi di nuovo un buon lavoro a Matteo e ringrazio (in ordine sparso e incompleto), oltre al gruppo di Codigoro: Tommaso, Andrea, Gabriella, Nicola, Luca, Giorgio, Mirko, Elena, Marco, Cinzia, Raffaella, Giulia, Beppe, Marco, Michela, Andrea, Alessandro e tutti gli altri che sono e restano nel mio cuore.
Stay tuned!