martedì 13 dicembre 2011

Kata metron. La giusta misura


Se riuscite, provate a prendervi un quarto d'ora per ascoltare le parole di Luca Mercalli.
Questo è il link al blog di Grillo, anche con la trascrizione del video: http://www.beppegrillo.it/2011/12/passaparola_lin.html

Mi pare un discorso davvero molto interessante, che fa riflettere molto. In particolare mi viene in mente un grande insegnamento della filosofia greca: kata metron, ovvero rispetta la giusta misura e non andare oltre i tuoi limiti. Mi soffermo un momento su questo, perché credo sia importante anche per il MoVimento 5 Stelle. Ricordare i nostri limiti, specie quelli fisici, non significa trovare una scusa. Ricordare i propri limiti significa descrivere la realtà in maniera sincera, senza fare false promesse. I filosofi greci pensavano vi fosse una sola colpa possibile per l'essere umano: la hybris, ovvero la tracotanza, l'andare oltre le proprie possibilità. Questo superamento del proprio limite era facilmente percepibile come dolore, il famoso "fare il passo più lungo della gamba". Cosa c'entra tutto questo con il MoVimento? Beh sicuramente non siamo qui a fare promesse incredibili per mondi impossibili, e già questo non è poco. In più cerchiamo di attuare quel principio di resilienza che spiega Mercalli, anche nel nostro piccolo. Infine, per non farla lunga, ciò che il limite ci deve ricordare è che non potrà mai esserci un Superman o un salvatore della patria, ma solo se coopereremo insieme in modo da fare una rete ampia e diffusa delle nostre conoscenze e della nostra cultura, allora potremo sperare in un cambiamento. Mentre se resteremo alle illusioni che ci profilano i partiti, con le loro false ricette che ci hanno portato nel baratro, non potrà esserci speranza. Pertanto facciamo rete il più possibile e cerchiamo di creare nuovi modelli, nuovi obiettivi e nuove modalità per la nostra comunità e anche per la politica. Non lasciamo che la nostra intelligenza sia anestetizzata dai dogmi pubblicitari, ma chiediamoci cosa è meglio per Codigoro e per l'Italia, guardando alla realtà e non alle illusioni che troppo spesso ci profilano. Si tratta di un percorso nuovo, complesso ed arduo, ma, dal mio punto di vista, non posso che guardarmi intorno e vedere quanta energia ed intelligenza sia presente già a Codigoro, perciò non posso che sorridere e guardare al futuro con ottimismo, perché se coopereremo, riusciremo in questa difficile impresa. Uno vale uno significa anche questo: fare uno per l'altro e viceversa in maniera reciproca, in una rete di intelligenze.
A presto e riflettete ascoltando Mercalli.
Un caro saluto,
Andrea Castagnoli

1 commenti:

pubic72 ha detto...

ottima riflessione, direi che questi argini di pensiero dovrebbero inalberarsi in tutte le menti, credo molto in quel che sta succedendo intorno a noi, direi quasi che piano piano questa luce "quatta-quatta" accende sempre PIU' teste.
il futuro prossimo speriamo sia segnato da questa linea

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