Oggetto: parere dall'Istituto Superiore di Sanità sul tema legionella all'Hospice
Abbiamo ricevuto risposta dall'Istituto Superiore di Sanità dopo la nostra richiesta di un “
parere tecnico scientifico, di carattere generale, in merito a quale valore di ufc/l (unità formanti colonia per litro) di legionella è da considerarsi accettabile, ovvero non pericoloso per l'incolumità delle persone, in presenza di pazienti affetti da deficit del sistema immunitario, in particolar modo pazienti oncologici immunodepressi”.
La Dott.ssa Salmaso, Direttore del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute e
il Dott. Rezza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate ci hanno risposto citando le “
Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” (documento redatto dal Ministero della Salute nel 2012), in cui si legge che: “
l'obiettivo da perseguire è la minimizzazione del rischio di colonizzazione o il suo contenimento piuttosto che l'eliminazione completa di Legionella dagli impianti, condizione, quest'ultima, spesso neppure raggiungibile.
Ciò non vale per i reparti che ospitano pazienti profondamente immunocompromessi: in questo caso, l'interazione tra la presenza di Legionella nell'acqua e l'incapacità del sistema immunitario di rispondere ad una eventuale esposizione rende necessari interventi atti a garantire l'assenza di Legionella”. Crediamo si possa quindi tradurre così, “in parole povere”, l'Istituto Superiore di Sanità ci informa che ove vi siano pazienti immunocompromessi la legionella deve essere assente.
Chiediamo quindi all'Ausl di aggiornare l'opinione pubblica in merito alla situazione dell'Hospice di Codigoro, dato che, alle nostre due interrogazioni (
28 novembre 2013 e
26 febbraio 2014), ci era stato risposto che anche dopo mesi di flussaggi, restavano punti in cui il valore superava le 10.000 ufc/l. Inoltre, sia
la relazione del Dott. Guerra sia
le dichiarazioni del Dott. Marabini dello scorso novembre (in cui si affermava che era impossibile arrivare alla non presenza)
trovano una netta smentita nella risposta dell'Istituto Superiore di Sanità, che, come dice la parola, ha un grado di scientificità di certo superiore e che, come dimostrato, non esiteremo a contattare nuovamente in caso di necessità.
Ribadiamo, oggi come un anno fa, che il nostro intento è orientato a fare chiarezza sulle condizioni della struttura, essendo ben consci del fatto che tutto il personale (medici, infermieri ed Oss) che opera al suo interno, svolga al meglio il proprio compito, estremamente delicato, nell’essere vicino ai pazienti nel momento più difficile della loro vita e che, ovviamente, non spetta a loro effettuare i controlli sulla presenza di legionella nell'impianto idrico. Quindi, sia per i pazienti ed i loro famigliari sia per gli stessi operatori dell'Hospice di Codigoro
chiediamo una relazione definitiva sullo stato della legionellosi rilevato nella struttura a suo tempo.
Andrea Castagnoli
Consigliere Comunale – MoVimento 5 Stelle Codigoro
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