martedì 9 novembre 2010

C'è da stupirsi, da piangere o da rassegnarsi?

Il giorno 9 novembre 2010 alle ore 22.30 sul canale nazionale Rai 3, al programma Ballarò, il ministro della cultura Bondi, non sapeva qual era il numero d'emergenza della guardia di finanza. Non posso fare a meno di lanciare un allarme: com'è possibile che il ministro della cultura, ovvero colui che deve valorizzare quell'aspetto peculiare che distingue e rende unico l'essere umano da qualsiasi altra forma di vita sulla Terra, non conosca un'informazione così elementare? Com'è possibile che c'è chi deve studiare una vita per raggiungere un titolo di studi che forse non potrà neanche sfruttare e al governo ci sono individui del genere? Mi appello al vostro aiuto perché io non so dare risposta...


Andate al quarto minuto e ascoltate l'orrore! (Se riuscite...)

2 commenti:

Codga70 ha detto...

Il lapsus o presunto tale del ministro Bondi sul numero per contattare la guardia di finanza non mi sembra degno di preoccupazione, in confronto a quanto siamo costretti a subire nel nostro belpaese e a quanto ahimè siamo ormai abituati a vedere.
Per quanto non stimi il sopraccitato ministro eviterei di definirlo "individuo del genere", definizione che lascia intendere una logica di superiorità, cercando piuttosto, seguendo il suggerimento che Saviano ci ha dato, di sottolineare semmai la nostra diversità mantenendo comunque il rispetto al primo posto.
(non voglio fare il bacchettone ;) capisco bene il disagio del momento e lo stato d' animo che ci lascia la visione dei programmi di approfondimento politico)

Tornando al dilemma espresso...
se chi ci governa non è all' altezza delle aspettative è forse anche perchè coloro i quali avrebbero i numeri per farlo hanno preferito dedicarsi ad altro piuttosto che al bene pubblico e del resto, analizzando anche superficialmente la nostra società, mi viene abbastanza facile capirne i motivi.
Il fatto che tu (mi permetti il "tu"?) abbia intrapreso questo cammino è la risposta al fastidio che hai espresso nel tuo post e al contempo la speranza per quelli come me che non hanno avuto il coraggio di attivarsi per cambiare le cose.

Non avvilirti Andrea, le cose stanno cambiando..
anche grazie a gente come te.

Un caro saluto

p.s.: perdonate l' ot
ma aldilà delle problematiche nazionali quando cominciamo ad elaborare un metodo di confronto sulle problematiche di Codigoro?
aprire uno spazio aperto in cui incotrarci, all' occorrenza scontrarci...
un luogo in cui proporre, denunciare, sognare, analizzare ecc.
uno spazio in cui riunirsi perchè le parole magari diventino fatti, iniziative e far crescere il movimento..?

Andrea Castagnoli ha detto...

Grazie del commento Codga 70! Aspettavamo con ansia un po' di domande e qualche spunto di discussione. Confermo la menzione individuo del genere perché mi voglio riferire ad una certa classe di individui non per essere superiore, anzi, per far notare che sono essi i nostri superiori e in quanto tali non possono permettersi tali ingenuità o una simile ignoranza. Comunque il Movimento 5 stelle vuole differenziarsi positivamente rispetto a questo tipo di politica = partitica, e i segnali mi paiono evidenti.
Si tratta infatti di un modo costruttivo e propositivo di incanalare un sentimento di insofferenza che non è frutto solo dei nostri governanti, marionette nelle mani di ben altri poteri, ma anche di un sistema e di un'epoca che rispecchia il crollo di molti valori.

Sono d'accordissimo per il confronto sulle problematiche di Codigoro, stiamo infatti organizzando un incontro politico che sia diverso sia dall'accozzaglia di false promesse sia dal comando verticale dall'alto, ma non posso dirti altro altrimenti si perde la suspance...

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