giovedì 1 maggio 2014

Ecco le quattro interrogazioni presentate in Consiglio Comunale

Al Consiglio Comunale di ieri abbiamo presentato quattro interrogazioni, che pubblichiamo qui di seguito (clic per ingrandire i documenti).

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La prima riguarda l'azienda Delta Web S.p.A. che è al 100% di proprietà dei Comuni ed ha sede a Codigoro. Come ricorderete ci occupammo della possibile cessione del ramo Wi-Fi l'anno scorso con ben due interrogazioni sul tema: 

Ciò che non capivamo allora era perché una società che indica come propria "mission" l'arrivare (con internet) dove altri non arrivano, stesse per cedere ai privati la parte di azienda che gestiva proprio quel servizio utile a oltrepassare il cosiddetto "digital divide".
L'Ass. Finotti ci ha anticipato ieri sera che Delta Web NON VENDERÀ il ramo Wi-Fi!
Questo ci rende molto felici, perché nel nostro piccolo abbiamo contribuito a monitorare una questione che interessa tutta la collettività, visto che stiamo parlando di un'azienda al 100% di proprietà dei Comuni (quindi dei cittadini), che ha sede a Codigoro e che stava per cedere un "pezzo" fondamentale di un bene pubblico ai privati.
Il M5S è da sempre (si veda acqua, bagarre Bankitalia, ecc...) per la difesa dei beni e delle aziende pubbliche, per questo ci sembrava giusto dare risalto alla vicenda in oggetto.

La seconda riguarda la Delibera di Consiglio Comunale n°7 approvata lo scorso 26 febbraio, su cui avevamo espresso un voto contrario, come potete vedere qui: Consiglio Comunale del 26 febbraio - Considerazioni e votazioni
Infatti, in merito al punto 8 segnalavamo che: "Ci soffermiamo un momento su questo punto, perché vale la pena essere chiari e precisi. Il Comune di Codigoro da quando siamo stati eletti ci ha sempre fornito una relazione trimestrale di tutti i contributi, le sovvenzioni, i sussidi e gli ausili finanziari che venivano forniti a cittadini in difficoltà socio-economica o alle associazioni del territorio. 
Ciò avveniva nel rispetto della privacy, dal momento che i consiglieri comunali sono tenuti a mantenere il segreto d'ufficio quando si affrontano tematiche che potrebbero ledere l'immagine e la dignità delle persone. Perciò da un lato il consigliere era in grado di svolgere la propria funzione di controllo di come vengono spese le risorse pubbliche, mentre dall'altro non si metteva a disagio nessuno attraverso la segretezza di queste informazioni. Mentre con questo nuovo regolamento (dettato da una norma nazionale e da un parere del garante della privacy, precisiamo) ai consiglieri non verranno più fornite queste informazioni, ma potranno accedere solo agli elenchi delle somme senza sapere a quali cittadini vanno. Ci troviamo quindi d'accordo con quanto espresso dal Consigliere Gabbari durante la seduta, ovvero crediamo che in questa maniera si limitino le funzioni del consigliere comunale, che è chiamato a controllare l'intero operato di un'Amministrazione, non per diffidenza o per curiosare, ma per rispetto della fiducia che ha ricevuto dai cittadini. Inoltre, magari un domani si potrà chiamare in causa la privacy per limitare ulteriormente il ruolo del consigliere e a questo gioco di certo non ci stiamo. Verificheremo questa cosa e valuteremo se portare la questione a livello nazionale, quale luogo più idoneo per far valere il principio della trasparenza nel rispetto della privacy".

Per questo abbiamo fatto le nostre ricerche in campo giuridico e abbiamo presentato le 3 pagine che vedete qui a fianco, la cui sintesi è: siamo d'accordo sul fatto di NON PUBBLICARE sul sito internet del Comune i nomi di chi percepisce aiuti economici (come è avvenuto negli ultimi anni), però da questo, a nostro parere, non può scaturire automaticamente che ai consiglieri venga negato l'accesso agli atti. Infatti, i consiglieri sono tenuti al segreto d'ufficio per legge, quindi devono conoscere tutti i documenti, ma divulgare solo le informazioni che non danneggino la dignità di nessuno. Con questa delibera invece si preclude a priori ogni futura richiesta. Abbiamo quindi chiesto se non sia il caso di rivedere questa delibera, in merito alla parte precisa relativa al punto in questione.
Il Sindaco ci ha anticipato che verrà fatta una richiesta al Garante della Privacy su questo punto e se ci darà ragione, dovranno ritirare la delibera.
Ci teniamo a precisare che non vogliamo assolutamente dire che in questi anni ci siano stati problemi di accesso agli atti, anzi! Però crediamo che non sia giusto limitare i poteri dei consiglieri comunali sulla base di un Parere del Garante che riguarda la richiesta di cartelle cliniche personali. Tutto qua.

Appena avremo notizie sul nuovo Parere del Garante vi faremo sapere!

La terza riguarda la gestione degli alloggi ACER.
In qualche modo questa interrogazione ha una certa attinenza con quella precedente, perché per capire le cose bisogna conoscerle e se l'accesso ai consiglieri verrà limitato, come potremmo esprimere un parere competente su questi temi (o ad esempio sugli oltre 500.000€ di sovvenzioni, contributi ecc... che il Comune eroga ogni anno)?
Abbiamo chiesto i tempi di pubblicazione delle graduatorie di assegnazione e di mobilità degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, visto che il giorno in cui abbiamo scritto l'interrogazione (28 aprile) ancora non erano presenti sul sito di Acer e sul Sito del Comune.
Oggi vediamo che sul sito di Acer (come segnalavamo nell'interrogazione) l'ultimo aggiornamento risale ad agosto 2013: http://www.acerferrara.it/300/assegnazione
Mentre sul sito del Comune, da due giorni, c'è stato l'aggiornamento della graduatoria come vedete: http://195.62.166.245/codigoro/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=129&REV=0&MVPD=0&MVTD=1&MVSZ=199.

Vista la delicatezza del tema, abbiamo richiesto gli attuali contratti in essere e i canoni di locazione stipulati (protetti o non protetti a seconda dei casi) e abbiamo chiesto come si comporterebbe l'Amministrazione in questo caso ipotetico: "di fronte ad una situazione in cui un cittadino, in uno stato di difficoltà socio-economica tale da ricevere contributi o sovvenzioni economiche, appartenente alla graduatoria di mobilità, faccia richiesta per procedere ad uno scambio consensuale che lo porterebbe ad ottenere un alloggio di metratura più elevata rispetto al precedente e quindi, ovviamente, dai costi di mantenimento superiori. In questo caso, l'Amministrazione potrebbe richiedere una sospensione dello scambio consensuale, regolato dall'art. 13 del sopraccitato Regolamento per la mobilità, onde evitare che un alloggio più grande e quindi dagli oneri di mantenimento più elevati, possa aumentare la difficoltà socio-economica del cittadino in questione, nonostante la consensualità dei due soggetti ad effettuare lo scambio?"

L'Ass. Barilani ci ha detto che provvederà a rispondere in forma scritta alle nostre richiesta, dicendo però che il regolamento va applicato tenuto conto anche di altri fattori "emozionali".
Appena avremo la risposta scritta faremo tutte le verifiche del caso, attendendo anche la risposta che compete ad ACER Ferrara.

La quarta riguarda la situazione dell'aviosuperficie di Valle Gaffaro in via Corriera 1.

Con questa interrogazione abbiamo chiesto un po' di documenti relativi a questo sito, gestito dall'Associazione Volo Delta 2000.

Dopo aver visto questa locandina su internet e dopo aver letto l'ordinanza n°17 del 13 marzo scorso 2014 con la quale si ordina la sospensione dell'attività di somministrazione di cibi e bevande. Pertanto, abbiamo chiesto come è gestita attualmente e negli anni precedente la somministrazione.

In più, abbiamo richiesto copia della documentazione relativa alla gestione e alla proprietà degli immobili di quell'area.

Il Sindaco ci ha detto che gli immobili sono della Provincia, allora abbiamo chiesto di inoltrare la nostra richiesta a Ferrara per le parti che competono ad essa, dal momento che come M5S non siamo presenti in Provincia.

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