lunedì 10 agosto 2015

Progetto per la realizzazione di nuovi impianti sportivi e spazi pubblici/ricreativi - Palazzetto dello sport e zone adiacenti

È questo l'oggetto della determina dirigenziale n°327 del 31 luglio scorso, che potete scaricare dall'albo pretorio del sito del Comune. In merito a questo documento è apparso anche un articolo sulla Nuova Ferrara datato 7 agosto (link: http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/08/07/news/avanza-progetto-sui-terreni-dei-salesiani-1.11903036). Vediamo di aggiungere alcuni aspetti dell'atto in questione, evitando di ripetere ciò che emerge dall'articolo di Piergiorgio Felletti.
In premessa viene citato l'investimento previsto di 2,3 milioni di euro. Se ricordate avevamo pubblicato un'immagine apposita nel post relativo al Bilancio di previsione 2015. Fin qui niente di nuovo insomma.

L'aspetto che vogliamo sottolineare riguarda invece l'affidamento diretto approvato con la determina in oggetto. Infatti si legge che: "per la realizzazione degli obiettivi di cui sopra occorre avviare la procedura per l’elaborazione del progetto preliminare e del piano particellare di esproprio delle aree oggetto di intervento";

A questo punto ci si chiede, chi farà questo progetto? Vediamo.

"era nelle intenzioni del personale dell'Ente, in possesso della professionalità necessaria, redigere internamente tale prestazione ma ad oggi risulta impegnato nell'attività di funzioni di istituto ulteriormente incrementate da nuovi procedimenti attivati a seguito di richiesta dell’Amministrazione e non previsti, pertanto, vista anche la complessità dell’incarico, non può rendersi disponibile allo svolgimento del medesimo rendendo necessario procedere all’affidamento esterno dello stesso così’ come previsto e consentito dall’Art. 90 del D.Lgs 163/2006".

Quindi l'Ufficio Tecnico del Comune poteva fare la progettazione, avendo "la professionalità necessaria", ma "vista anche la complessità dell'incarico", si procederà con un affidamento diretto esterno (in merito a questo tema avevamo accennato qualcosa anche quanto fu approvato il progetto di riqualificazione di Piazza Matteotti: Approvato in Giunta il progetto preliminare di riqualificazione Piazza Matteotti).

A chi è stato affidato, pertanto, l'incarico di realizzare la progettazione preliminare per l'area attualmente di proprietà dei salesiani?

Poco oltre si legge che: "con comunicazione via mail del 22/07/2015 prot.14162 veniva richiesto un preventivo di spesa per l’assunzione dell’incarico professionale di progettazione preliminare ed elaborazione del piano particellare di esproprio alla Società Coop. Mate Engineering con sede legale in Bologna Via Sal Felice 21 PIVA 03419611201, individuata tra le più idonee a poter assumere l’incarico sopradescritto in quanto società di comprovata professionalità e conoscenze nell’ambito sia della progettazione urbanistica che architettonica".

Ecco infatti la conclusione dell'atto:


La ditta di Bologna dovrà quindi realizzare la progettazione al prezzo di 17.000€ entro il 15 agosto.

Molte volte abbiamo sentito polemiche su chi svolgeva o svolge lavori pubblici nella nostra comunità. Vale la pena precisare che per importi inferiori a 40.000€ ogni Amministrazione può fare un affidamento diretto a propria discrezione e sulla base delle motivazioni che predilige maggiormente. Per cui su questi incarichi è possibile domandare come mai, ad esempio in questo caso, nessuna ditta codigorese sia stata coinvolta, mentre sugli appalti superiori ai 40.000€ la gara aperta è obbligatoria per legge. Bisogna però anche valutare gli aspetti potenzialmente negativi: il clientelismo o il favoritismo locale nel primo caso e il poco coinvolgimento delle aziende codigoresi nel secondo. In che senso? Nel senso che tutto sta nel modo in cui si fanno le cose, dal momento che le procedure normative hanno sia una lettera sia uno spirito, ossia hanno delle regole chiare e scritte che vanno rispettate necessariamente, ma esiste anche una parte non scritta che la politica decide liberamente come incarnare e come svolgere per evitare quegli aspetti negativi citati prima.

Immaginate un Comune che programmi per tempo la propria attività, nei limiti del possibile, scegliendo di volta in volta l'affidamento diretto dell'incarico che sia economicamente più vantaggioso, ma che sia anche condiviso con i cittadini in maniera chiara. Lo stesso per gli appalti più importanti, che potrebbero essere svolti in maniera partecipe e ampiamente diffusa, senza limitarsi alle pubblicazioni sull'albo pretorio o sul sito del comune nella sezione trasparenza e/o lavori pubblici, che sono obbligatorie per legge.

Ogni documento, ogni discussione sono un'occasione per riflettere sulla Codigoro che vorremmo e noi saremo sempre aperti ad ogni suggerimento attraverso la nostra attività di traduzione e di informazioni delle scelte dell'Amministrazione.

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