Qualche giorno fa è uscito un interessante articolo sul Resto del Carlino, il quale può essere letto in diversi modi. Vediamo in che senso.
Potete vedere come
il Comune di Codigoro in data 30 settembre 2013 detenesse lo 0,0716% di azioni di Hera S.p.A.. Sono
briciole qualcuno direbbe e con una buona dose di ragione, però
sono briciole dei cittadini di Codigoro e soprattutto sono soldi.
Se ricordate già in passato abbiamo riflettuto su questi temi:
Vendita di beni pubblici - Azioni HERA e società partecipate
La potenza del nostro Blog - Vendita azioni Hera
Interrogazione sulla possibile cessione della parte Wi-Fi di Delta Web
Sia che si tratti di
acqua pubblica (quindi
Cadf S.p.A.) sia che si tratti di
Wi-Fi (
Delta Web S.p.A.) sia che si tratti di
rifiuti (
Area S.p.A.)
siamo sempre di fronte a società per azioni con il 100% di capitale pubblico,
ovvero tutte le azioni sono in mano ai Comuni e quindi (in teoria) ai cittadini. Lo stesso dicasi per le società miste pubblico privato come Hera, Delta 2000,
Sipro, ecc..., poiché all'interno di esse
sono comunque presenti azioni (quindi soldi) dei cittadini codigoresi.
Il Comune di Codigoro ha avviato un procedimento di vendita delle azioni Hera con la delibera di Giunta n°117 di quest'anno che riportiamo in parte qui:
Andiamo alla parte che parla del quantitativo di azioni:
Su questo punto permetteteci una considerazione linguistica. Non credete che sia ben diverso dire: "
Codigoro ha solo lo 0,07%... di azioni Hera" rispetto a "
Codigoro possiede oltre 600.000 azioni Hera"?
In economia (come nella vita del resto) infatti le cose si posso spesso leggere da almeno due punti di vista. Entrambi le affermazioni sono di fatto vere, ma il senso è molto differente.
L'interrogativo successivo potrebbe poi essere il seguente:
a che pro vendere delle azioni?
Continuiamo la lettura della delibera di Giunta per capirlo:
Lo scopo della vendita è quindi quello di finanziare la manutenzione del cimitero di Codigoro per un totale di 100.000€. Se la matematica non è un'opinione, stando al fatto che le azioni vendute sono circa 49.000, avremo che ogni azione vale circa 2€, infatti si legge che:
Torniamo quindi alla nostra cara aritmetica basilare e alla riflessione linguistica. Capire cosa significa avere lo 0,07...% di azioni non è quindi cosa da poco, visto che la vendita di 49.000 azioni tradotta in percentuale è lo
0,0056....% del totale di Hera, quindi le briciole delle briciole a prima vista,
ma quelle briciole finanziano un intervento pubblico del valore di 100.000€.
Ora, per concludere la pezza contabile, si può fare anche il ragionamento inverso, premettendo però che il valore dell'azioni può subire delle oscillazioni sul mercato,
possiamo comunque impostare la semplice proporzione, dando ad ogni azione il valore di 2€. Se ogni azione vale 2€, allora 613.000 azioni varranno circa
1.226.000€.
Fine del pistolotto da quinta elementare.
Ritorniamo al discorso iniziale. Vendere delle azioni, oltre a finanziare delle opere o degli interventi pubblici (se leggete questo articolo in merito alla
cittadella dello sport ad esempio si parla di 900.000€ da prendere proprio dalla vendita di azioni, anche se non è specificato quali esattamente,
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/08/07/news/avanza-progetto-sui-terreni-dei-salesiani-1.11903036?ref=search)
produce un perdita di controllo all'interno della società stessa, come è facile capire. Pertanto, la domanda, a nostro avviso, da porsi è la seguente: d
ato che Hera gestisce il gas nel nostro Comune ed altri servizi come i rifiuti e l'acqua in altri (vedi Ferrara) non sarebbe il caso di aumentare il controllo pubblico su queste multiutility? Oppure c'è una direttiva nel vendere in blocco le azioni visto che anche Copparo sta facendo lo stesso? E in ultima istanza, non sarebbe democraticamente corretto chiedere ai cittadini, in quanto veri proprietari di queste azioni, come vorrebbero spendere i soldi derivanti dalla vendita delle stesse?
Anche per un argomento apparentemente complesso come quello presentato qui, abbiamo cercato di riportare le informazioni presenti nei documenti ufficiali del nostro Comune, che spesso sono sconosciute alla cittadinanza per la difficile impostazione che hanno.
Auspichiamo di fornire sempre un ragionamento che sia ampio e che si colleghi direttamente con i fatti e le vicende attuali in modo da renderlo concreto e facilmente comprensibile a tutti.
Ogni critica o suggerimento sono sempre ben accetti!