Ho vissuto una grandissima emozione. Quella di aver visto con gli occhi, con la mente e col cuore che cosa possa produrre l'energia, l'idealità, la voglia di cambiare e le cose messe in campo da un gruppo di giovani e meno giovani. Quella che mi accingo a scrivere vuole essere la cronaca, dichiaratamente parziale, dell'arrivo di Grillo, Giuseppe, quello del Movimento 5 Stelle a Codigoro, un fatto neppure
lontanamente immaginabile solo alcuni mesi fa, ma che invece è successo ed io ero parte di quell'accadimento, di quel sentirsi insieme a sconosciuti, quell'essere parte di un momento che rimarrà per sempre nel cuore, come la grande emozione vissuta.
Prima quelle voci che arrivavano lontane, e noi in piazza a chiederci dov'erano i corpi di quelle voci di Grillo e del Casta, una piazza che fino a meno di un quarto d'ora dall'inizio del comizio sembrava vuota, tranne operatori, Carabinieri, Vigili Urbani e pochi fedelissimi “grillini” anche di altri comuni. Poi le voci, le biciclette hanno fatto riempire quello spazio, Beppe che sbaglia la direzione ed Andrea che lo invita a riprendere la corsia giusta, i due che si ritrovano e vanno insieme sul quel piccolo palco, improvvisato, alto poco più di mezzo metro, sulla gente che lo attorniava.
Tanta, mai vista da anni per un comizio di un politico che non ha deluso, nonostante i 63 anni, un po' sovrappeso, ma con tanta grinta da vendere, con quella voglia di dire ci siamo anche noi. Ignorati dalla comunicazione, bistrattati dai partiti, soprattutto quelli della sinistra che hanno perso, su alcune questioni il contatto con la gente.
Troppo il divario fra i compensi di assessori e presidenti provinciali, consiglieri, assessori e presidenti regionali, e quella strana fauna che popola Roma che si definiscono deputati e senatori. Gente strapagatissima che rende ben poco e quasi sempre per sé stessa. Ci piacerebbe che la Sinistra di distinguesse molto di più dalla Destra, soprattutto con gesti concreti. Abolizione del vitalizio di 3.750 euro dopo soli 36 mesi in parlamento, tanto per fare un esempio.
Ma torniamo a Codigoro che bello vedere quell'arrivo, insolito del gruppo di “grillini” in bicicletta, così inusuale per la politica tradizionale, in mezzo alla piazza che è luogo di ritrovo da sempre, di incontro e di dialogo. Poi Grillo che sale sul palco e comincia il suo discorso, senza peli sulla lingua, senza risparmiare nessuno, con colpi letali, per chi crede che la politica debba essere qualcosa di nobile, dove se un popolo chiede con un referendum che non ci sia finanziamento ai partiti, non si può far entrare dalla finestra quello che non entra dalla porta ovvero chiamarlo “rimborso” e dividersi come ha detto Beppe 1 miliardo, si proprio un miliardo di euro di cui 500 milioni al Pdl e 400 milioni al Pd di finanziamento pubblico ai partiti chiamandolo “rimborso” senza che vi sia alcuna spiegazione (penso ad un bilancio con bolle di appoggio pubblico) di come vengono spesi questi soldi. “Cittadini – ha detto col solito modo – siamo in guerra, mettiamoci l'elmetto, dobbiamo metterci in gioco per ridare dignità alla politica. Non c'è nessuna possibilità di dialogo con chi si spartisce posti e poltrone, Milano al Pdl e Torino al Pd, un presidente della regione che sta in carica 3 mandati in Emilia ed uno che ne fa quattro in Lombardia, perchè le due regioni non hanno recepito una legge dello Stato. A casa questi che hanno 70 anni e fanno solo politica, sono i giovani che hanno cambiato il mondo, google, facebook, microsoft”. Poi, sempre suscitando risa ed applausi ha precisato: “noi siamo i partigiani, questi ragazzi che si prendono a cuore i destini della propria città sono un esempio da seguire. Gli amministratori fanno debiti che lasciano ai sindaci che verranno dopo, pensate alla ferrovia fino a Conserve Italia, quasi 4 milioni di euro spesi senza che sia mai passato un carro ferroviario. Vergogna”. Sul palco Tavolazzi che ha criticato il giornale della sinistra che ha scritto che i Grillini vogliono Cona ed il Sant'Anna chiedendo la chiusura dell'ospedale del Delta, sfilata dei quattro candidati a sindaci di Cento, Vigarano Mainarda e Tresigallo, mentre per ultimo un emozionato Andrea Castagnoli ha concluso dicendo “è una giornata bellissima per tutti, vedervi così numerosi è il regalo più bello per ognuno di noi, è un impegno per cercare di essere sempre più i vostri informatori di quel che succede in consiglio comunale e portare le decisioni nelle vostre case”. L'abbraccio della folla, quell'atmosfera quasi impalpabile ma che ti faceva percepire nell'aria di aver vissuto un grande momento, gli abbracci, le strette di mano, il consenso di coloro che approvavano quei discorsi, le foto con Beppe,
l'emozione di coloro che hanno parlato meno avvezzi al microfono come ha detto il Casta resteranno per sempre nei cuori di chi l'ha vissuta.
Costantino Giurato
venerdì 20 maggio 2011
Cronaca di una giornata speciale
Pubblicato da
Andrea Castagnoli
alle
08:42
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