giovedì 11 luglio 2013

Un grandissimo Beppe in conferenza stampa e fuori da Montecitorio i nostri grandissimi Deputati contro l'inciucio

Ci sono giorni che segnano un'inversione di tendenza e ieri è stato uno di questi.
Chi ha votato M5S in piena consapevolezza, di certo non si era dato per vinto e sapeva quanto stavano facendo i nostri ragazzi in Parlamento, anche se i mass media raccontavano l'esatto contrario.
Chi ha votato M5S per protesta o in maniera inconsapevole forse in questi mesi ha cambiato idea o forse è rimasto deluso da qualche cosa, ma di certo ieri è stata una giornata in cui è emersa chiaramente l'essenza del MoVimento 5 Stelle. 
Da un lato le parole di Beppe che hanno descritto in maniera magistrale la situazione del nostro Paese e del MoVimento 5 Stelle, con tutti gli errori commessi e con le sviste, ma con la grande voglia di cambiare davvero il questo Paese e le sue Istituzioni.
Dall'altro lato i nostri splendidi ragazzi alla Camera prima, e al Senato poi, hanno compiuto un grande atto di protesta pacifica e istituzionale: si sono tolti la giacca e sono usciti dall'aula per protestare contro la scelta del PD di accettare (e calarsi le braghe) la richiesta del PDL di sospendere i lavori parlamentari a causa dei problemi giudiziari di Berlusconi.
Le parole e le sintesi dei tg nazionali e dei mass media contano poco o nulla, perché in rete, come sempre, conta l'ascolto diretto, quindi ecco i video e le opinioni della giornata di ieri, assolutamente imperdibili

Comunicato stampa di Beppe dopo l'incontro con Napolitano:



Le risposte di Beppe ai giornalisti:



La protesta pacifica e istituzionale in Senato del M5S:



Il parere di Andrea Scanzi e la prima pagina del Fatto Quotidiano:


Ho ascoltato con attenzione la conferenza stampa di Beppe Grillo dopo l’incontro con Napolitano. Qualche considerazione.
1) L’ho trovato incazzato, ma lucido. Efficace.
2) Mi fa sorridere chi lo trova troppo rabbioso. Io, in tutta onestà, ho paura di chi in questa situazione riesce a essere – o si vanta di essere – troppo calmo. La gente (politici e no) che non sa indignarsi è pericolosissima. Nonché maggioritaria in Italia.
3) Quando Grillo attacca (facendo distinguo) Pd, berlusconiani che lo votano ancora perché “vogliono galleggiare” e il sistema di informazione italiano, è a sua volta inattaccabile.
4) Se il centrosinistra italiano avesse combattuto Berlusconi come ha fatto e fa il M5S, ilcentrodestra sarebbe stato definitivamente sconfitto da almeno quindici anni. Altro che Boccia, Fioroni e Gentiloni.
5) Il giochino del “Non avete fatto il governo col Pd” fa acqua da tutte le parti. Non siate ulteriormente ridicoli cari piddini oltranzisti, su. Chi voleva, sapeva già com’è andata. Bastava sentire la Sereni da Vespa o Bersani a Cremona. E basta vedere oggi cosa ha fatto in Parlamento il Pd (uno dei punti più bassi della sua storia bassissima). Fa poi sorridere come i video in cui Grillo diceva “Bersani, restituisci i rimborsi e vota l’ineleggibilità di Berlusconi e Rodotà al Quirinale: faremo un percorso insieme”, siano stati rimossi dal passato. Sembra che nei primi tre mesi di legislatura l’unica cosa fatta dal M5S sia stato lo streaming in cui la Lombardi ha fatto la splendida (vabbè) con Bersani. Quel governo del cambiamento non c’è stato perché i primi a non volerlo erano proprio dentro il Pd. Su cosa avrebbero convenuto i parlamentari 5 Stelle M5S e quei gerarchi(ni) piddini che oggi hannointerrotto i lavori in solidarietà a Berlusconi per gli “attacchi” della Costituzione? Su nulla.
6) Grillo, quando parla di Italia, può farlo perché la visita in lungo e in largo. Tocca con mano i territori. E’ sin troppo concreto (e magmatico nella narrazione: dice 34 concetti e 78 cifre in una frase). Gli altri, del paese, troppo spesso non sanno nulla. Non vivendolo.
7) Oggi, con una sola conferenza stampa, Grillo ha riconquistato la scena, guadagnato credibilità e fugato alcune perplessità. Non frequentare la tivù (italiana) è comprensibile e per lui coerente, ma politicamente masochistico. Un italiano su tre, o quasi, non naviga. A Grillo non basta la politica sul territorio: se facesse tivù, anche solo ogni tanto, sbancherebbe. E toglierebbe molte armi agli avversari, che anche oggi manipoleranno le sue dichiarazioni con titoli furbini e che in sua assenza hanno buon gioco a tratteggiarlo come uno Stalin pingue, che fa il bagno in Costa Smeralda e uccide i dissidenti usandoli poi come balsamo concentrato per i riccioli di Casaleggio.
8 ) Nell’ultimo mese il M5S ha fatto opposizione costruttiva efficace, dando la sensazione di un movimento che dopo due mesi di assestamento (pieni di errori) sta trovando la sua strada. Se fosse un calciatore, sarebbe un atleta che dopo mesi di panchina e sostituzioni ha trovato lo stato di forma a dicembre, prima del girone di ritorno. Il Pd è infortunato (dalla nascita), il Pdl era e resta l’arbitro (Gasparri il pallone. Bucato).
9) Se Pd e Pdl continuano a fare obbrobri e schifezze immorali come oggi, il M5S non torna al 25% abbondante ma ci va vicino. Già oggi, con questa buffonata cafona ed eversiva, Pd & Pdl gli hanno regalato centinaia di migliaia di voti. Sono proprio (arrogantemente) grulli: fanno sempre, sempre, sempre gli stessi errori.
10) Conosco non pochi pentiti di aver votato M5S. Ma non ne conosco mezzo, di quei pentiti, che oggi sceglierebbe Pd. E dubito che, così facendo, il Pd interromperà un’erosione che sembra quasi renderli felici. E probabilmente è così, perché il patto è chiaro: Berlusconi comanda, loro sopravvivono (fingendo di indignarsi due o tre volte l’anno).
Buona catastrofe.

0 commenti:

Posta un commento