Come gruppo di cittadini in Movimento, non riteniamo di poter tacere sull'argomento “acqua pubblica” sollevato dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra nell'intervento del 2 febbraio scorso. Citare Voltaire significa padroneggiare in buona misura il significato di libertà e tolleranza che il maestro francese esibisce nel suo pensiero. I due concetti viaggiano insieme come fossero avvolti in una spirale continua. Inoltre è naturale dedurre quanto la tolleranza possa essere identificata con l'uguaglianza, visto che è possibile tollerare l'opinione altrui, solo ponendo l'altro sul medesimo piano ed attribuendogli così lo stesso valore.
Ci rivolgiamo a Lei, presidente Zappaterra, per sollevarLe una questione: il ruolo istituzionale che gli elettori, compresi quelli di Codigoro, Le hanno assegnato, salda inevitabilmente nella Sua persona il valore della tolleranza o uguaglianza a quello della libertà. La campagna referendaria attuale del Comitato Acqua Pubblica Ferrara è un importante messaggio politico, sociale e soprattutto umano. Secondo il nostro parere, affermare che “l'acqua non può essere paragonata (correzione nostra) a qualsiasi altro bene economico” e allo stesso tempo dire che “non ci possiamo permettere su questo ambito né sprechi, né ingiuste speculazioni” è quanto mai legittimo. Tuttavia, il presente proposito è da Lei tradotto in una contraddizione fattuale ovvero quella di trattare l'acqua come merce, accentandone la privatizzazione, nell'esprimere il Suo NO al referendum.
Come Movimento di cittadini dotati unicamente delle proprie idee e competenze, per quanto limitate possano essere, vorremmo proporre un'alternativa. Nell'ambito pubblico troppo spesso assistiamo a degli sprechi, come Lei giustamente ricorda, ma allo stesso tempo non possiamo non elogiare l'ottimo lavoro ed il costante impegno degli enti pubblici locali che gestiscono il nostro “oro trasparente”, con i quali dipendenti e dirigenti abbiamo dialogato piacevolmente. La nostra proposta è questa: ci sono esempi di gestione virtuosa e quasi impeccabile, vediamoli come i punti fermi, i modelli da seguire, mentre per coloro che sfruttano la cosa pubblica, siano i nostri governanti, come Lei, a controllare che il loro operato rispetti sempre il rigore e il rispetto nei confronti della cittadinanza. Insomma paghi chi specula sull'acqua, non i cittadini a cui l'acqua appartiene e deve sempre appartenere.
Movimento 5 Stelle Codigoro
Andrea Castagnoli, Alessandro Galli, Matteo Mingozzi, Lorenzo Lo Bracco, Andrea Serio, Gabriele Zonari, Rita Carli, Matteo Avanzi, Caterina Agnelli, Elia Mantovani
Questo il link della lettera della Presidente Zappaterra alla quale abbiamo risposto: http://www.estense.com/acqua-zappaterra-%E2%80%9Cvoto-no%E2%80%9D-0122115.html#comment-68793
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