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In questo
periodo è facile avvertire come il desiderio di partecipazione alla
gestione della cosa pubblica, sia sempre più forte da parte delle
persone. Abbiamo pensato allora di presentare una mozione in
Consiglio Comunale per mettere in campo questo tipo di proposta:
fornire ai cittadini di Codigoro uno strumento di democrazia
partecipata finora assente, ovvero quello della proposta di delibera popolare (in fondo il testo della mozione). Ci è già stato comunicato che si terrà un'apposita discussione, in sede di commissione. Infatti, si tratta di modificare lo statuto comunale per inserire
fra le forme di partecipazione popolare anche questa, la quale dà la
possibilità ai cittadini di formulare direttamente delle azioni
propositive da sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale,
ovviamente dopo aver ottenuto un numero rappresentativo di firme. In
pratica, i cittadini potranno formulare una proposta operativa al
Consiglio Comunale dopo aver raccolto 500 firme e in questo modo
potranno proporre loro stessi l'agenda dei “lavori” che la
politica sarà chiamata a discutere. Così, a differenza di una
normale petizione, il Consiglio Comunale dovrà esprimersi in maniera
chiara con una votazione favorevole o contraria rispetto ad
un'istanza proposta dalla cittadinanza. Si tratta di una versione
comunale di quelle che sono le proposte di legge d'iniziativa
popolare ammesse dalla nostra Costituzione all'art. 71, con la
differenza che, come richiese Beppe Grillo con il primo V-Day, ci
sarà l'obbligo di discussione e votazione della proposta di delibera
popolare alla prima seduta di Consiglio Comunale successiva alla
presentazione delle firme all'ufficio protocollo. Abbiamo pensato a
questo tipo di proposta istituzionale sia perché la partecipazione
alla vita politica delle nostre comunità è un tema cardine del
MoVimento 5 Stelle, sia perché in questo modo crediamo di poter dare
ai cittadini uno strumento importante per far sentire la loro voce,
senza bisogno di avere alcun tipo di filtro, se non quello di
diventare cittadini attivi che si interessano della propria comunità
in maniera più diretta e qualificata. La rete ci ha fornito un aiuto
decisivo, perché abbiamo preso spunto dai Comuni che già adottano
questo strumento (ad esempio Roma e Torino). Infine, vogliamo
ricordare che il M5S vuole rimettere la politica nelle mani dei
cittadini, consentendogli di gestire la cosa pubblica per un periodo
ben delimitato di tempo e crediamo, quindi, che anche questo
strumento di partecipazione segua questa direzione.
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