martedì 19 febbraio 2013

Mozione presentata in Consiglio Comunale: istituzione della proposta di delibera popolare

In questo periodo è facile avvertire come il desiderio di partecipazione alla gestione della cosa pubblica, sia sempre più forte da parte delle persone. Abbiamo pensato allora di presentare una mozione in Consiglio Comunale per mettere in campo questo tipo di proposta: fornire ai cittadini di Codigoro uno strumento di democrazia partecipata finora assente, ovvero quello della proposta di delibera popolare (in fondo il testo della mozione). Ci è già stato comunicato che si terrà un'apposita discussione, in sede di commissione. Infatti, si tratta di modificare lo statuto comunale per inserire fra le forme di partecipazione popolare anche questa, la quale dà la possibilità ai cittadini di formulare direttamente delle azioni propositive da sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale, ovviamente dopo aver ottenuto un numero rappresentativo di firme. In pratica, i cittadini potranno formulare una proposta operativa al Consiglio Comunale dopo aver raccolto 500 firme e in questo modo potranno proporre loro stessi l'agenda dei “lavori” che la politica sarà chiamata a discutere. Così, a differenza di una normale petizione, il Consiglio Comunale dovrà esprimersi in maniera chiara con una votazione favorevole o contraria rispetto ad un'istanza proposta dalla cittadinanza. Si tratta di una versione comunale di quelle che sono le proposte di legge d'iniziativa popolare ammesse dalla nostra Costituzione all'art. 71, con la differenza che, come richiese Beppe Grillo con il primo V-Day, ci sarà l'obbligo di discussione e votazione della proposta di delibera popolare alla prima seduta di Consiglio Comunale successiva alla presentazione delle firme all'ufficio protocollo. Abbiamo pensato a questo tipo di proposta istituzionale sia perché la partecipazione alla vita politica delle nostre comunità è un tema cardine del MoVimento 5 Stelle, sia perché in questo modo crediamo di poter dare ai cittadini uno strumento importante per far sentire la loro voce, senza bisogno di avere alcun tipo di filtro, se non quello di diventare cittadini attivi che si interessano della propria comunità in maniera più diretta e qualificata. La rete ci ha fornito un aiuto decisivo, perché abbiamo preso spunto dai Comuni che già adottano questo strumento (ad esempio Roma e Torino). Infine, vogliamo ricordare che il M5S vuole rimettere la politica nelle mani dei cittadini, consentendogli di gestire la cosa pubblica per un periodo ben delimitato di tempo e crediamo, quindi, che anche questo strumento di partecipazione segua questa direzione.


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