mercoledì 19 febbraio 2014

Ho votato Sì per le consultazioni di Renzi e vi racconto il perché


Come sapete ieri gli iscritti M5S sono stati chiamati ad esprimere un voto favorevole o contrario in merito alla possibilità di andare o meno alle consultazioni con Renzi.
Alle ore 22 sono emersi i risultati e hanno vinto i Sì, quindi oggi alle 13.45 circa ci sarà lo streaming dell'incontro.

Personalmente ho votato Sì e ci tengo a precisare il motivo.

Ricorderemo tutti che alle precedenti due consultazioni (Bersani e Letta) il M5S è sempre andato ed ha sempre trasmesso l'incontro in streaming, quindi il fatto di andare a parlare con qualcuno in diretta video non implica alcun tipo di alleanze, accordi, inciuci o chissà cosa, poiché appunto si tratta soltanto di un faccia a faccia.

Premetto che capisco benissimo (e approvo in pieno) la scelta di aver detto no alla falsa proposta di Bersani (ricordo questi video che smentiscono categoricamente ogni proposta di Governo PD-M5S), sia perché non era una proposta (si veda questo video) sia perché se si dava il voto di fiducia e dopo un mese si sfiduciava il Governo, ci sarebbe stata la pubblica gogna per il M5S, dal momento che tutti ci avrebbero accusati di aver mandato il Paese in malora, quando sappiamo benissimo chi l'ha distrutto.

Quindi, in tutte le cose, occorre sempre fare i dovuti distinguo e capire bene che cosa significano i singoli passaggi.

In questo caso va dato grande merito ai nostri ragazzi in Parlamento, che di fronte alla mancanza di unanimità hanno deciso di chiedere aiuto alla rete.

Dopo questa richiesta ho deciso di votare sì per due motivi principali.

Primo: agli occhi di tanti continuiamo a essere quelli che dicono sempre no. Sono il primo a sapere che facciamo migliaia di proposte di legge a tutti i livelli e che queste vengono ignorate e insabbiate, ma se da un lato non si può sacrificare la propria dignità sull'altare dell'immagine e dell'opinione pubblica, dall'altro non si può neanche vanificare ogni tentativo di dimostrare ancora una volta la nostra anima propositiva e dialogante. Quindi l'aver detto sì e l'aver permesso ai nostri capigruppo e a Beppe di mettersi al tavolo con Renzi (che non l'ha scelto nessuno, neanche il 70% che ha votato alle primarie PD dal momento che l'hanno votato per fare il segretario non il Premier), ci mette in una posizione nuova e ancora più ammirevole: i cittadini mandano i loro portavoce a dire pubblicamente le loro proposte concrete e il loro pensiero su ciò che è accaduto.

Secondo: andare alle consultazioni, ripeto, non significa fare accordi, anzi, penso che sappiamo tutti quale sarà la risposta del M5S alle ennesime false proposte di Renzi. Però credo che chi ha capito veramente lo spirito del MoVimento non possa restare sempre fuori dal dibattito politico. La scelta di andare in tv lo mostra chiaramente. Dobbiamo sfruttare al meglio tutte le occasioni per comunicare a quante più persone il nostro messaggio, altrimenti nulla potrà cambiare. Certo che con Renzi non cambierà nulla, anzi, forse qualcosa cambierà ma in peggio, però se non andiamo a dirglielo in faccia e se non lo facciamo sapere a tutti, a cosa sarà servito saperlo?

Questo come sempre il mio pensiero, che vale uno come quello di tutti gli altri e che avrei espresso a prescindere dal risultato della consultazione.

A questo punto stiamo a vedere cosa accadrà fra poche ore e avvisate amici, parenti e scettici di questo straordinario faccia a faccia!


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