Chi era presente all'incontro dello scorso 8 febbraio dal titolo "L'altra faccia della moneta", ricorderà che in chiusura era stata annunciata la pubblicazione di un articolo di analisi del debito pubblico italiano e della possibilità di istituire una banca nazionale pubblica che prenda gli euro al tasso (basso rispetto a quello delle banche private) emesso dalla BCE.
Ringraziando ancora gli organizzatori e i relatori di questo documento, pubblichiamo con piacere l'articolo (clic per ingrandire e scaricare le 7 pagine) chiedendovi di diffonderlo il più possibile, poiché come dice l'incipit di questo documento:
"Possiamo far ripartire l’economia risparmiando fino a 70 miliardi di euro l’anno. La soluzione è scritta nell’articolo 123 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Il governo può creare una banca di proprietà statale che lo finanzi. Il sistema è semplice: la Bce crea il denaro e lo presta alla banca pubblica allo 0,25% e la banca pubblica lo presta allo Stato a tassi di interesse nettamente inferiori all’attuale 4%. Lo abbiamo chiesto all’Unione Europea e il 14 gennaio 2014 abbiamo ricevuto la risposta. Si può fare. Ecco i dettagli tecnici e la corrispondenza con la BCE."
Ringraziando ancora gli organizzatori e i relatori di questo documento, pubblichiamo con piacere l'articolo (clic per ingrandire e scaricare le 7 pagine) chiedendovi di diffonderlo il più possibile, poiché come dice l'incipit di questo documento:
"Possiamo far ripartire l’economia risparmiando fino a 70 miliardi di euro l’anno. La soluzione è scritta nell’articolo 123 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Il governo può creare una banca di proprietà statale che lo finanzi. Il sistema è semplice: la Bce crea il denaro e lo presta alla banca pubblica allo 0,25% e la banca pubblica lo presta allo Stato a tassi di interesse nettamente inferiori all’attuale 4%. Lo abbiamo chiesto all’Unione Europea e il 14 gennaio 2014 abbiamo ricevuto la risposta. Si può fare. Ecco i dettagli tecnici e la corrispondenza con la BCE."
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