venerdì 24 giugno 2011
Consiglio Comunale - 23 giugno - Atti e considerazioni
Al punto n°2 dell'OdG abbiamo presentato, nell'ordine, la seguente interpellanza, come segnalatoci attraverso il blog: testo dell'interpellanza e foto: allegato A allegato B allegato C
Poi abbiamo presentato la mozione sulla donazione dei gettoni presenza, come al primo punto del nostro programma: testo della mozione.
Dopodiché al punto n°4 abbiamo presentato le seguenti critiche alle linee programmatiche di mandato dell'Unione per Codigoro:
- nota sulla lunghezza e il linguaggio utilizzato nel programma elettorale (scaricabile in pdf in fondo alla pagina linkata): con un programma di 50 pagine, in merito al quale molti si sono lamentati per il linguaggio "politichese" utilizzato, secondo noi è scarsa la leggibilità e la diffusione e in questo senso diminuisce il numero di cittadini che hanno piena conoscenza del programma.
- parte sull'ambiente insufficiente: gli impianti fotovoltaici previsti nelle zone delle ex-discariche, invece di averli fatti in associazione con la Sipro, potevano dare vita ad un consorzio tra Comune e cittadini, dove il Comune aveva la quota più alta dell'impianto e il resto poteva essere acquistato dai cittadini, specie quelli che o non hanno il tetto orientato a sud o non hanno le risorse economiche per coprire l'intera spesa dell'impianto.
- si espone poi una contraddizione di fondo: il programma dell'Unione è scandito in "progetti di sistema" e come tutti i sistemi, si parte da degli assiomi (= assunzioni) e di conseguenza si deduce tutto il resto. L'incongruenza che abbiamo sottolineato è questa: a pag. 3, ovvero le prime righe, recitano: "volendo dare continuità e pieno compimento al percorso fin qui svolto dalla coalizione allargata in questa campagna elettorale all'IDV e SEL..."
Questo incipit dimostra che l'assioma, il fondamento da cui partire è: L'ACCORDO FRA I PARTITI, come avevamo già esposto dopo il primo Consiglio. Quindi non si può parlare di partecipazione attiva dei cittadini in tutto il programma, quando il punto di partenza è la logica partitica, che è in netta contraddizione con la volontà dei cittadini, l'esempio degli assessori esterni e delle loro dimissioni da consiglieri è lampante.
- per questo motivo il MoVimento 5 Stelle voterà contro le linee programmatiche di mandato, proprio perché non si riconosce in una logica partitica e proporrà progetti per un nuovo modo di intendere la politica.
Queste alcune considerazioni per quanto ci riguarda.
Stiamo lavorando per pubblicare i video del Consiglio e come sempre siamo ben disponibili a domande, critiche o suggerimenti.
sabato 18 giugno 2011
Parte il progetto Trasparenza!
Ecco un passaggio del primo Consiglio Comunale. Questa è la prima ripresa video del progetto Trasparenza. Come tutti i progetti, ci sono difetti e migliorie apportabili, perciò intanto partiamo con questo stralcio, in cui viene presentata la Giunta e l'intero Consiglio, in cui secondo noi c'è stata una mancanza di rispetto verso la volontà degli elettori, anche se in piena conformità alla legge. Per il futuro cercheremo di migliorare sempre di più il nostro progetto e seguiremo naturalmente anche tutti i vostri consigli o critiche.
venerdì 17 giugno 2011
OdG del Consiglio Comunale del 23 giugno 2011
giovedì 16 giugno 2011
Dubbi e perplessità sui partiti quando parlano del Referendum, Parte 2
Pubblichiamo questo articolo molto interessante, in merito ai partiti che adesso sembrano tutti d'accordo con il referendum, invece...
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mercoledì 15 giugno 2011
Anche Comacchio in MoVimento!
Con un commento sui risultati del referendum, si parlerà della nuova politica che il Movimento sta portando avanti, della filosofia di "rete", della trasparenza e dell'informazione.
I problemi locali del territorio, il turismo, i giovani, saranno protagonisti dell'incontro dibattito, che vedrà la presenza dei consiglieri regionali Andrea Defranceschi, di una rappresentanza della lista civica del Movimento di Codigoro, del neo eletto consigliere Castagnoli, deli rappresentanti eletti e non di Progetto per Ferrara /Movimento 5 stelle (organizzatori della serata) oltre che di Tresigallo, Vigarano e Lagosanto
martedì 14 giugno 2011
È fatta! Quorum del referendum raggiunto dopo 16 anni!
Per il MoVimento di Codigoro tutto inizia ai primi di febbraio con la risposta alla dichiarazione della Presidente Provinciale di Ferrara dove abbiamo ribadito l'impossibilità di trattare l'acqua come una merce economica di scambio.
Da quel momento ci siamo documentati sulla questione acqua pubblica e abbiamo organizzato una serata informativa, dove Codigoro ha risposto con una grande partecipazione e in cui abbiamo invitato Marzia Marchi come portavoce del Comitato 2 Sì per l'Acqua Pubblica.
Passavano i giorni e il quadro referendario cominciava a definirsi sempre più, fino alla votazione del non accorpamento con le elezioni amministrative del 15-16 maggio, proprio grazie ai deputati del centro sinistra: 10 del Pd, 2 dell'Idv e 1 dei Radicali, così per un voto, il referendum è stato posticipato, per la "modica" cifra di 320.000.000 €! (Fonte: http://www.beppegrillo.it/2011/05/le_vergini_dei/index.html).
Abbiamo cercato di lanciare segnali forti fin da subito, infatti al punto 2.1 del nostro Programma scriviamo: "Acqua pubblica senza se e senza ma. Acqua bene comune. Cominciando dal referendum del 12 e 13 giugno a votare sì all'acqua come bene pubblico."
Siamo poi giunti al mese di giugno dove praticamente abbiamo concentrato il nostro impegno sul referendum e abbiamo applaudito l'impegno, la volontà e l'entusiasmo del Comitato Referendario di Codigoro (vedi le foto e clic per ingrandirle), che si è dato da fare più di ogni altro, portando un'altra ondata di vitalità nel paese, fino all'ultima iniziativa della "biciclata referendaria" di venerdì scorso.
Arriva poi l'apertura dei seggi e la corsa verso il quorum, che nella giornata di domenica, prima del dato sull'affluenza delle 22, sembrava irraggiungibile. Poi abbiamo visto famiglie intere, sorridenti ed armate di tessera elettorale, recarsi alle urne. "Lo faccio per i miei figli! (...) Se privatizzano l'acqua, presto ci faranno pagare anche l'aria. (...) Ho già votato una volta contro il nucleare e finché avrò modo di votare contro, lo farò, anche se dovesse esserci un referendum all'anno!" Queste alcune delle voci di una due giorni di partecipazione democratica, dove a vincere non sono stati i partiti, che o davano indicazioni di non votare o erano incoerenti e contradditori per via delle S.p.A. e degli interessi economici. Hanno vinto innanzitutto i cittadini, perché anche grazie ai 6262 codigoresi (il 58,87%) il quorum è stato raggiunto. Hanno vinto i comitati che hanno fatto un lavoro incredibile: dalla raccolta firme, fino alle iniziative per promuovere i 4 Sì, senza di loro, domenica e lunedì, non avremmo neanche potuto prendere in mano le 4 schede. Come sempre poi alla fine, "Libertà è partecipazione" (Gaber) e questa libertà la rivediamo nella foto sottostante:
questo elettore codigorese ci ha colpiti molto e racchiude in sé l'essenza della partecipazione. Ci ha raccontanto che è nato in Marocco e ha viaggiato per tutta Europa. È arrivato in Italia ai tempi di Craxi, però non ha mai avuto tempo di "impegnarsi per i suoi diritti", per via del lavoro e della famiglia da mantenere. Da oltre 10 anni ha ottenuto il diritto di voto e si sente un cittadino migliore, perché "se non voti, non puoi esprimere la tua opinione e non sei libero!" Abbiamo parlato a lungo e ci ha permesso di fotografarlo, perché "non mi vergogno di esibire un diritto così bello e importante".
Forse in quel sorriso tranquillo, mentre la scheda viene inserita nell'urna, si può sintentizzare l'essenza di questo referendum, del risultato incredibile che è scaturito in tutta Italia e della grande voglia di cambiamento e partecipazione che la gente ha manifestato. La nostra speranza è che questo vento possa soffiare ancora più forte, per portare via tutto il marcio e far splendere la bellezza della politica fatta dai cittadini. Complimenti ancora a tutti e non fermiamoci più!
sabato 11 giugno 2011
La voce del Comitato Referendario
Anche a Codigoro soffia un vento nuovo, quando i cittadini scendono in piazza per riappropriarsi della politica e combattere le scelte calate dall'alto. Quando si manifesta per acqua pubblica, nucleare e giustizia non si può che applaudire i comitati che ci hanno dato la possibilità di alzare una voce democratica in tutto il Paese. Abbiamo pedalato per le vie di Codigoro, con Enrico che urlava nel megafono per ricordare le due giornate referendarie, Paolo che suonava la sirena per attirare l'attenzione della gente che molte volte ci guardava con il sorriso dicendo: sì, sì, sì e ancora sì! Alcuni hanno potuto avere una spiegazione più chiara del referendum, perché troppe volte i Media sono mezzi di "distrazione" di massa.
Ora la palla passa ai cittadini italiani, solo loro possono mettere un croce a favore dell'acqua pubblica, del nucleare e del legittimo impedimento, non fermiamoci proprio ora e se raggiungeremo il quorum, sarà anche grazie alle donne e agli uomini del Comitato Referendario di Codigoro.
venerdì 10 giugno 2011
REFERENDUM-DAY!
DOMENICA O LUNEDÌ mattina, gli italiani si sveglieranno e sapranno che potranno fare due cose: decidere di non decidere e quindi non appartenere a una democrazia, dove il voto e la partecipazione sono fondamentali, oppure alzarsi e recarsi alle urne, invitando più persone possibili, per andare a dire la propria su 4 quesiti importantissimi.
DOMENICA O LUNEDÌ, quando sorge il sole non importa che tu sia di destra o di sinistra, uomo o donna, leone o gazzella, perché sai che dovrai correre verso la democrazia.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare, perché voglio esprimere il mio parere.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare, per non permettere a chi non vota di decidere per me.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare, anche se il quorum è un “legittimo” impedimento.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare e voterò 4 Sì!
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare 2 Sì per l'acqua pubblica, perché l'acqua non è una merce, ma un bene comune fondamentale su cui non si può trarre profitto.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare Sì perché in Italia non ci siano centrali nucleari. La Germania le chiuderà nel 2022 e se il referendum non passerà noi, sempre all'avanguardia, apriremo le prime nel 2020, quando potremmo investire sulle energie rinnovabili.
DOMENICA O LUNEDÌ andrò a votare Sì contro il legittimo impedimento perché amo l'articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” E nessun cittadino può essere “più uguale degli altri”.
Si vota DOMENICA O LUNEDÌ, ma oggi è un giorno importante: se inoltrerai questo messaggio a tutta la tua mailing-list, farai un gesto ultra-democratico: informerai tutti i tuoi conoscenti delle due giornate fondamentali che stanno per arrivare. Se non lo farai, non accadrà nulla perché come sempre, altri decideranno per te. A te la scelta!
In calce l'intervento di Beppe Grillo: nomi, cognomi e costi sui politici che non hanno permesso l'accorpamento con le amministrative. Acqua pubblica in Francia e noi ci prendiamo le multinazionali. Poi qualche chicca su Hera!
giovedì 9 giugno 2011
Anche Lagosanto è in MoVimento!
Riporto il post dal blog di Lagosanto:
BATTESIMO FORTUNATO PER LAGOSANTO A CINQUE STELLE
domenica 5 giugno 2011
Gaber e la partecipazione
"I partiti sono inadeguati a rappresentare la gente. Ora sembra che - non votando o votando cose senza senso e stravaganti - almeno un italiano su tre l'abbia capito, forse anche di più. Gli unici che non se ne accorgono sono loro, i partiti, che si ostinano a restare, magari rinnovandosi". (1993)
Destra, sinistra, centro sono etichette scomparse. Esistono uomini di destra, di sinistra o di centro. Il superamento della forma partitica significa questo: concedere alla gente di votare le persone". (1993)
sabato 4 giugno 2011
Dubbi e perplessità sui partiti quando parlano del Referendum
ACQUA PUBBLICA, DAL PD SOLO TATTICA ED OPPORTUNISMO.
Quello per l'acqua pubblica è il referendum più importante. Lo hanno promosso in Italia, in modo quasi miracoloso, i movimenti di cittadini, ancorché osteggiati da tutti i partiti con le mani in pasta nelle lobby dell'acqua, a partire dall'Emilia Romagna.
Ecco perché i due sì, indicati dal Pd per l’acqua pubblica, hanno il sapore della tattica politica e dell’opportunismo. I referendum idrici, infatti, sono vere e proprie martellate ai modelli di gestione affermati proprio nelle regioni rosse: società private a prevalente capitale pubblico (come Hera); tariffa idrica che oltre a coprire i costi operativi, remunera l’investimento (il famoso 7% che i si vorrebbero abolire); creazione di profitti dal “business dell’acqua”, distribuiti a piene mani ai soci pubblici (Comuni), ma anche ai privati (in Hera sono il 40%).
L’Idv, dal canto suo, con il quesito referendario vorrebbe addirittura cancellare la tariffa, che Di Pietro, da ministro dei Lavori Pubblici, aveva fatto approvare con il decreto 1/8/96. Mentre Bersani, autore di liberalizzazioni devastanti per il bene comune, ora appoggia un referendum che garantirebbe il sistema pubblico dell'in house (gestione diretta dei Comuni senza gara). Infine ben dieci deputati del PD (tra questi anche il neo eletto sindaco Fassino) e due deputati dell’Italia dei Valori, non hanno votato alla camera la mozione per l'accorpamento delle elezioni amministrative e dei referendum, ostacolando così il raggiungimento del quorum.
Per tali motivi non convince l’improvvisa folgorazione, con inversione di rotta, del partito che ha privatizzato la gestione dell’acqua dove governa, regalando a Ferrara le tariffe più alte della regione, senza risanare la rete colabrodo che perde il 30% di acqua potabile. Non è credibile chi lascia in esercizio tubazioni in amianto, chiude il laboratorio di Pontelagoscuro e al tempo stesso sfugge alla richiesta di controlli sugli interferenti endocrini (Pfoa, Pfos ed altri) nell’acqua potabile, effettuati da autorità terze. Insomma non convince un Pd che solo ora si straccia le vesti per l’acqua pubblica, pestando addirittura i calli alla propria creatura “macina dividendi”.
Parliamo di Hera, società per azioni quotata in borsa, dunque privata. Benché il capitale sociale sia per il 60% in mano pubblica, essa deve rispondere unicamente a logiche di profitto. Infatti nel primo trimestre 2011 il business dell’acqua, nonostante la decrescita dei volumi (-4,1%) e grazie all’aumento delle tariffe, ha generato un margine lordo operativo (33,4 milioni di euro, pari al 26,2% dei ricavi) superiore a quello dell’anno scorso (31,7 milioni, 25,2% dei ricavi). Il margine medio di tutte le attività del gruppo è 19,9%, dunque la redditività lorda del business acqua è tra le più alte del gruppo.
Il Pd ferrarese ed il sindaco Tagliani da dieci anni lavorano per garantire ad Hera sviluppo e condizioni monopolistiche di mercato. I fatti sono noti: svendita di Agea, assicurando ad Hera contratti di servizio sbilanciati a suo favore; via libera al mega inceneritore di Cassana, scaricando sulla comunità lo smantellamento dell’impianto di via Conchetta ed i relativi oneri di bonifica; chiusura del laboratorio di Ponte e svendita ad Hera delle reti del gas, in cambio di un pugno di azioni.
Con questo background Tagliani, Bratti, Montanari (che, allibiti, abbiamo visto manifestare pro referendum sotto la Prefettura, con i Grilli Estensi e Legambiente) e giù, giù, Calvano e Merli, non possono convincerci di essere i paladini della gestione pubblica dell’acqua! Se il loro non fosse, come è, un patetico calcolo elettorale, il Pd avrebbe già approvato da un anno le modifiche allo statuto del Comune, depositate da Ppf e Prc, al fine di garantire la gestione pubblica del ciclo idrico integrato. Ma si sa, il camaleontismo è lo sport preferito di tanti politicanti di professione, benché ora, a differenza dal passato, sia più difficile nasconderlo.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle
E va aggiunto anche questo link: http://movimento5stellecodigoro.blogspot.com/2011/02/lettera-aperta-alla-presidente.html
venerdì 3 giugno 2011
Referendum, Comitato e MoVimento.
REFERENDUM = Istituto giuridico che consente la libera espressione del corpo elettorale, attuata mediante il voto, al fine di approvare o respingere, nei limiti e nei modi previsti dalla legge, determinati provvedimenti sottoposti dallo Stato al giudizio dei cittadini. (Fonte: http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/referendum.aspx?idD=1&Query=referendum&lettera=R) A questo però va aggiunto l'importante articolo 75 della Costituzione, nella parte in cui dichiara: "La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi." (Fonte: http://www.governo.it/Governo/Costituzione/2_titolo1.html).
Già in data 18 marzo 2011, il MoVimento 5 Stelle di Codigoro si era attivato per invitare tutti ad andare a votare comunque, anche per dire No, qualora non foste d'accordo con i 4 Sì! Questo perché con la formula del quorum, se non si va a votare, cioè a esprimere il proprio parere, "decidono quelli che non decidono", ovvero quelli che non votano. Ma questo dobbiamo evitarlo, perché il referendum (inciso: il MoVimento, a differenza dei partiti, è per il referendum abrogativo e propositivo senza quorum pag.3 del Programma Nazionale) è rimasto l'unico momento in cui i cittadini possono dire la loro opinione, quindi in primis andate a votare!
COMITATO = Gruppo di persone incaricate di studiare, organizzare, risolvere questioni di varia natura, nell'interesse di una comunità. (Fonte: http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/comitato.aspx?idD=1&Query=comitato&lettera=C)
Seguendo questa definizione, in data 23 maggio abbiamo proposto un incontro per il giovedì successivo, per parlare, oltre che del risultato elettorale, anche del referendum. In quell'occasione abbiamo chiarito la nostra posizione, come MoVimento in quanto entità politica, in merito al Comitato di Codigoro. Abbiamo infatti sottolineato come la costituzione spontanea di questo gruppo di persone così attive e volenterose, non poteva che trovare il nostro elogio, e proprio per questo abbiamo scelto di non aderire formalmente al Comitato, come MoVimento, per le seguenti ragioni:
1) Come da definizione, il comitato è fatto da cittadini o persone e non da partiti o movimenti politici. Un comitato non ha etichette o loghi da esporre, proprio perché nasce spontaneamente per uno scopo preciso. Per questo motivo il MoVimento non aderisce al Comitato, non perché non ci crede, ma al contrario per dargli la massima visibilità e propulsività nella sua natura. L'entrata di uno o più forze politiche in un comitato è per noi un atto fuoriluogo, proprio per l'essenza e il significato delle parole e delle intenzioni dello stesso.
2) Il MoVimento è una realtà liquida, non un monolite gerarchico e per questo chiunque nel MoVimento voglia entrare a far parte del Comitato, lo farà liberamente, come cittadino di Codigoro.
3) Il MoVimento seguirà una via diversa da quella del Comitato per informare insieme ad esso ancor più persone: la rete informatica, i banchetti e i volantini. Il MoVimento rimane comunque a disposizione del Comitato a livello sostanziale nei limiti delle proprie capacità, cercando di dare il proprio contributo, come nella stampa dei manifesti.
MoVimento 5 Stelle, questo sconosciuto = ne sentiamo ogni giorno di tutti i colori, ma noi andiamo avanti lo stesso, sempre e comunque. Stiamo cercando di superare un sistema partitico che non finisce mai di autocontraddirsi e di rovinare le finanze, l'ambiente e le menti del nostro povero Paese. In ogni passaggio d'epoca, la terra trema, non solo a Fukushima o in Abruzzo, ma anche nella psiche, nella cultura e nella società. Una grande onda si sta alzando all'orizzonte, quella del CAMBIAMENTO e proprio per questo stiamo cercando di cambiare le logiche, le posizioni, gli atteggiamenti, la qualità e le modalità di un sistema che tramonta. Seguiamo la terza via fra il dire "tutto fa schifo" e l'entrare nel sistema dei partiti. La nostra strada è la più ardua e complicata, a partire dal livello concettuale. Cercheremo perciò di rendere il più comprensibile possibile la forma mentis che sta delineando il MoVimento, ben consci del fatto che il fraintendimento (troppe volte strumentalizzato) è alla porta ed è necessario quindi soffermarsi sempre a riflettere. Il Non-Manifesto, la scelta di donare i gettoni presenza al volontariato, il restringere i costi della campagna elettorale, il cercare di accettare sempre meno le provocazioni, il concetto di cittadini prestati alla politica, la politica senza soldi e soprattutto il parlare per sé, di quello che il MoVimento fa e propone, senza curarsi di cosa non fanno gli altri, sono alcuni esempi di questa nuova prospettiva.
Come sempre siamo aperti a critiche e suggerimenti, con la condizione però che siano fatti con educazione, rispetto ed entrino nel merito delle questioni.
Aperto lo spazio per le vostre segnalazioni!
Con questo strumento continua il nostro tentativo di ricucire quel tessuto stracciato tra cittadini e politica. Le elezioni amministrative hanno già gettato un ponte importante perché i cittadini sono entrati nelle istituzioni: entra uno, ma entrano tutti!
Fatevi sentire, perché solo così possiamo cambiare davvero le cose. Naturalmente ogni vostra segnalazione sarà valutata con attenzione, ma certo non possiamo fare promesse false, dicendovi che risolveremo tutti i problemi del mondo, però ci mettiamo a disposizione per tutto quello che compete le nostre capacità.
mercoledì 1 giugno 2011
Ci sarà il quesito sul nucleare!
Ora i 4 quesiti sono confermati e il MoVimento si mobiliterà per promuovere la campagna referenderia per i 4 Sì!
Per questo motivo dichiariamo ufficialmente il REFERENDUM-DAY per il giorno venerdì 10 giugno! Di che cosa si tratta? Prepareremo un documento da inoltrare a tutte le mailing-list per creare una specie di "catena di Sant'Antonio" dove ognuno dovrà inoltrare il volantino per non fermare l'ondata di informazione! Avanti così e ora tutti a votare i 4 Sì!